Oggi, per chi utilizza i trasporti pubblici, sarà l’ennesima giornata di grandi difficoltà. E la ragione è nello sciopero generale proclamato dalle organizzazioni sindacali, che toccherà anche il settore della mobilità.
Le motivazioni della protesta sono diverse: si va dal cessate il fuoco in Ucraina, con “la sua smilitarizzazione con il ritiro immediato di tutti gli eserciti”, al congelamento dei prezzi dei beni primari, dallo sblocco dei contratti agli aumenti salariali, dall’edilizia residenziale pubblica al no alle privatizzazioni. Passando per l’opposizione alle “spese militari dirette, indirette e indotte e la destinazione delle relative risorse alla scuola, alla sanità pubblica, ai trasporti ed al salario garantito per disoccupati e sottoccupati”. Motivazioni molto variegate che di fatto, come al solito di venerdì, rischiano di provocare pesanti disagi per i viaggiatori e, in particolare, per coloro che non possono spostarsi in auto.
Brescia Mobilità, in un comunicato, ha reso noto che i disagi riguarderanno anche la fascia oraria che va dalle 14.30 fino a fine servizio. Trenord, invece, ha precisato che il suo personale non è direttamente interessato dallo sciopero, ma – siccome lo è quello dei gestori dell’infrastruttura di FerrovieNord e del Gruppo Fs Italiane – i problemi potrebbero non mancare. In particolare, per le linee di competenza di Rete ferroviaria italiana, l’astensione sindacale è prevista dalle 21:00 del 19 alle 20:59 del 20 maggio; per le linee di competenza di FerrovieNord dalle 00:00 alle 23:59 del giorno 20 maggio. Sono comunque previste le fasce orarie di garanzia (compresa quella dalle 18 alle 21).
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