🔴 Attacco informatico alle Ferrovie, “il biglietto si fa anche sui treni senza sovrapprezzo”
La circolazione ferroviaria non ha subito conseguenze. Ma continuano le indagini sull’origine e gli effetti precisi dell’attacco informatico che ieri ha mandato in tilt il sistema di prenotazione dei treni in Italia.
Stando alle indiscrezioni, i pirati informatici avrebbero chiesto un riscatto di 5 milioni di euro: circostanza che farebbe escludere l’ipotesi di un attacco di hacker russi.
In una nota inviata ieri sera, Ferrovie dello Stato sottolinea che “sta lavorando in stretta collaborazione con l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale e con la Polizia di Stato”. “In particolare – continua il comunicato – il Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (Cnaipic) della Polizia Postale è impegnato a condurre tutti gli adeguati controlli e verifiche su quanto accaduto oggi”. Ma “allo stato attuale non sussistono elementi che consentano di risalire all’origine e alla nazionalità dell’attacco informatico”.
“La circolazione ferroviaria – precisa Ferrovie – prosegue regolarmente e i sistemi di vendita nelle stazioni (biglietterie e self service) sono stati inibiti soltanto per motivi di sicurezza, mentre gli altri sistemi online sono operativi. I viaggiatori sprovvisti di biglietto – conclude il comunicato – saranno regolarizzati a bordo treno senza sovrapprezzo”.
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