“Una donna al posto del Bigio”, arrivano le scuse: è stata una battuta maldestra

Poche ore dopo è arrivata la precisazione, firmata da Speziali e Molinari. “Riteniamo doverose alcune precisazioni e scuse – si legge –  Ci preme in primo luogo sottolineare che l’appello vuole essere ed è uno stimolo alla discussione e riflessione sul tema e l’inizio di un percorso condiviso dal basso con il mondo delle associazioni e con i consigli di quartiere cittadini. Dunque, come la proposta non suggerisce nomi, ma semplicemente criteri di scelta degli stessi, allo stesso modo individua come collocazione ottimale un’area centrale dello spazio urbano, senza arrogarsi la facoltà di decidere il luogo esatto in cui collocare il monumento, surrogando le competenze delle istituzioni competenti in materia. Il nome della donna emergerà come esito finale di un percorso di democrazia partecipata, mentre la collocazione – si precisa – non è stata oggetto di discussione fra le associazioni proponenti e non sarà frutto di tale percorso, bensì delle scelte degli attori istituzionali preposti”.

“L’ipotesi di collocare la statua di una donna in Piazza della Vittoria al posto del Bigio – conclude il nuovo comunicato – è da considerarsi una battuta maldestra, infelice e non pertinente al tema, scaturita nel corso della conferenza stampa e non concordata con alcuna delle Associazioni proponenti. Ce ne scusiamo con le Associazioni , le giornaliste ─ per non averlo immediatamente evidenziato a dovere ─ e con le loro lettrici e lettori”.

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