Piano Cave e depuratore del Garda, Girelli (Pd): pagine tristi per Brescia

Le questioni del nuovo piano cave provinciale e del depuratore del Garda hanno acceso un forte dibattito all’interno del centrosinistra, e in particolare nel Pd dove il malcontento è molto forte. Tra gli interventi più duri e netti si segnala quello del consigliere regionale Gianantonio Girelli, uno dei riferimenti principali del Partito democratico bresciano, che – con un post pubblicato nelle scorse ore su Facebook – critica nuovamente i vertici della Provincia per il piano cave e chi ha Roma ha deciso di commissariare il Broletto sulla questione depuratore.

“Alcuni fatti recenti che stanno caratterizzando la nostra provincia, piano cave, depurazione del Garda, – scrive Girelli su Facebook – lasciano davvero delusi. Non tanto nel “merito” su cui si può discutere, e si doveva farlo in modo approfondito, ma nel metodo. Perché quando a decidere è qualcosa che va al di fuori delle assembleee rappresentative, al di là del parere dei rappresentanti eletti, al di fuori di quanto chiesto da molti cittadini, il problema è il rispetto delle regole democratiche, non altro. E voglio essere chiaro, non è un giudizio, comodo e frettoloso, su commissari chiamati a decidere, ma sul perché si è giunti alla loro nomina. Di mezzo – incalza il consiliere regionale del Pd – c’è l’inadeguatezza di alcune figure, il potere di altre che, senza consenso, impongono scelte e decisioni. È una pagina triste, che non può essere lasciata passare fra l’indifferenza generale – conclude – Ha senso “far” politica in questo contesto? Di certo il chiedersi con chi è per chi diventa non una necessità, ma un obbligo”.