“Insultata e picchiata su un treno”, la denuncia: è stato razzismo
Un grave, presunto, episodio di razzismo è stato denunciato ieri pomeriggio durante un sit-in in stazione a Brescia dall’associazione Diritti per tutti e dagli attivisti del Magazzino 47.
Secondo quanto riportato dalle due realtà, una ragazza bresciana e di origini marocchine, 21enne, sarebbe rimasta vittima di insulti razzisti e di violenze mentre viaggiava su un treno sulla linea Milano-Brescia, in direzione di Milano.
Tutto è avvenuto il 14 settembre scorso, subito dopo la richiesta del biglietto da parte del controllore in servizio sul convoglio a una donna. Il controllore, trovando la vicina di posto della 21enne (un’altra donna con la pelle chiara) sprovvista di biglietto, avrebbe affermato: «Ora anche chi è meno sospettabile non ha il biglietto». Inevitabile la richiesta di chiarimento da parte della 21enne, la quale si sarebbe sentita rispondere qualcosa a riguardo delle «persone color caffè latte». Il controllore avrebbe poi specificato di far riferimento «agli zingari, anche se non lo posso dire per non incorrere nel licenziamento».
Poco dopo, gli eventi sono degenerati. Un 35enne si sarebbe avvicinato alla ragazza e avrebbe iniziato ad insultarla, invitandola a pagare il biglietto (la giovane ha mostrato all’uomo di essere in regola con il titolo di viaggio), ma soprattutto a tornare nel suo paese.
Il controllore si trovava in quel momento non lontano dai due, ma si sarebbe tranquillamente allontanato. Il 35enne italiano sarebbe così tornato alla carica, strappando le cuffie dalle orecchie della 21enne e iniziando a schiaffeggiarla e a tirarle i capelli. Nessuno di coloro che viaggiavano nella carrozza avrebbe fatto nulla per aiutare la giovane.
Solo in seguito due uomini hanno soccorso la ragazza. E mentre una donna affermava che fosse stata la giovane ad aizzare il 35enne, la capotreno le avrebbe pure detto di ringraziare per la buona lezione ricevuta. Le aaccuse ovviamente sono ancora tutte da dimostrare.