Clonavano le carte carburante per poi prelevare la benzina e rivenderla sul mercato clandestino. E’ questa l’accusa mossa verso una banda composta da quattro moldavi.
Il sodalizio criminale aveva sede in provincia di Brescia e operava in tutto il Nord Italia. A dare gli ordini un uomo che era costretto a restare in casa per precedenti condanne, ad agire gli altri tre componenti.
Le indagini erano partite negli scorsi mesi quando si era scoperto che i malviventi avevano clonato una carta carburante della Polizia Stradale di Verona. Le forze dell’ordine, dopo aver analizzato le immagini delle telecamere di videosorveglianza ed aver effettuato una serie di pedinamenti, erano quindi riuscite a individuare i soggetti.
Il lavoro dei malviventi consisteva nell’installare meccanismi nelle aree di servizio per poi copiare i codici su nuove tessere. Ieri, presso la Procura di Brescia, si è tenuta la prima udienza a chiusura delle indagini. Il capo dell’organizzazione avrebbe scelto il rito abbreviato, mentre gli altri tre componenti il patteggiamento. Il prossimo processo si terrà il 15 ottobre.