Con l’approvazione del Decreto si accertano i numeri delle domande che andranno in pensione con quota 100. Dall’avvio della misura quasi un mese e mezzo fa sono arrivate più di 70.000 domande con 2500 richieste al giorno compresi i festivi. La misura prevedeva un numero massimo di 290 mila richiedenti solo per quest’anno, si prevede entro la fine di marzo la copertura oltre la metà di questo limite, il trend giornaliero è sceso in questa settimana a livello nazionale, Roma è la città dove sono arrivate il maggior numeri di richieste.
Quota 100: le previsioni tecniche fino al 2024
Cinquemila domande Quota 100 sono arrivate solo da Roma, seguono Napoli con 3250, Milano 2710, Brescia e Bergamo hanno superato numero 900. La fetta importante del numero è stata coperta dai dipendenti pubblici fino a 26.276 richieste di pensione con Quota 100. Seguono gli artigiani con 5589 e i commercianti con 5388. La fascia anagrafica maggiore è fra i 63 e i 65 anni (32579), gli uomini registrano la maggiore richiesta rispetto alle donne con 51.281 quote 100.
Le stime del governo sono basate sulla relazione tecnica del decreto quota 100/Reddito di cittadinanza. Fino alla fine del 2019 è previsto con le nuove regole l’arrivo con copertura di 290 mila domande. Nel 2020, il numero salirà a 327 mila richieste e nel 2021 a 356 mila. Sotto il 300 mila si tornerà dopo il 2023 con una stabilizzazione definitiva dal 2024.
Senato e Camera, prossimo voto 18 marzo
Alla base di questi numeri da parte delle due forze a confronto, Lega e M5S, la prospettiva di creare nuovi posti occupazionali sostenendo i nuovi pensionati, connesso al Reddito di Cittadinanza che sosterrà le fasce economiche della popolazione più deboli, la ripresa economica, la diminuzione dei disoccupati tra esonerati e neet. La giornata di ieri con l’approvazione al senato del Decretone che riguarda Quota 100 e RdC, numeri di Sì con 149 voti, è stata intensa con episodi di protesta. Dalla conferenza dei Capigruppo di Montecitorio si è stabilita la data per la discussione generale nell’Aula della Camera: il prossimo 18 marzo.
Inps e richiesta Quota 100
La richiesta della pensione con Quota 100 avviene con compilazione e invio moduli dedicati dell’Inps. Avrete bisogno per collegarvi all’ente previdenziale del Pin. Esiste nella pratica di richiesta della pensione anticipata Quota 100, l’Opzione donna che agevola il pensionamento delle donne prima dei 60 anni e per lavoratori precoci. Sono collegati, inoltre fondi di solidarietà e prestazioni di accompagnamento alla pensione.
A chi spetta Quota 100. La prestazione spetta ai lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) – che comprende il Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD) e le gestioni speciali per i lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri) – e alle forme sostitutive ed esclusive della medesima, gestite dall’INPS, nonché ai lavoratori iscritti alla Gestione Separata. Dal trattamento sono escluse personale Forze armate, di Polizia e Polizia penitenziaria, Vigili del Fuoco e Guardia di finanza. Per richiedere la Quota 100 bisogna sempre riferirsi al proprio settore e al datore di lavoro, pubblico o privato, le decorrenze per la richiesta si differenziano.
Età, anni contributivi e limiti. I requisiti richiesti per la pensione Quota 100 si riferiscono all’età e agli anni di contribuzione. La normativa richiede la cessazione del rapporto di lavoro dipendente. Per gli anni 2019/2021 bisogna avere età superiore ai 62 anni e più di 38 anni di contribuzione al netto dei periodi di malattia, disoccupazione e/o prestazioni equivalenti. Sono considerati nel modulo l’insieme (cumulando) di “tutti e per intero i periodi assicurativi versati o accreditati presso l’AGO, le forme sostitutive ed esclusive della medesima, gestite dall’INPS, nonché la Gestione Separata“. La pensione Quota 100 non è cumulabile con redditi derivanti da qualsiasi attività lavorativa ovvero redditi da lavoro.