E’ andata decisamente male a un operaio 48enne di Montichiari condannato per spaccio di droga lo scorso anno e nuovamente condannato nelle scorse ore per lo stesso reato.
L’uomo, lo scorso settembre, era stato scoperto a gestire una piccola piantagione di marijuana (46 piante) lungo le rive di un canale che confluisce nel fiume Chiese. Nella sua abitazione, poi, erano spuntati un etto di hashish, due e mezzo di marijuana, cinque flaconi di metadone e 1350 semi di canapa indiana. Per questo il 48enne patteggiò la pena, finita di scontare giusto due giorni fa.
Peccato che per lui – a poche ore dalla libertà – sia scattato nuovamente l’arresto. La Polizia Locale, infatti, ha deciso di perquisire nuovamente la sua abitazione e sono spuntati altri 130 grammi di droga (hashish e marijuana), oltre a 1300 semi di canapa e 935 euro. Arresto convalidato e domiciliari.
Siamo in Italia, il Paese del bengodi penale e giudiziario. Ormai tra poco basterà dire che gestisci una “erboristeria” per tornare di nuovo libero e rirendere l’attività. Insomma, l’ennesimo spacciatore che non si dà mai per spacciato…