Omicidio di Erbusco, tutte le domande ancora aperte sul delitto di Stefania Crotti ❌
Sono numerosi i quesiti ancora aperti sul delitto di Stefania Crotti, la 42enne di Gorlago trovata carbonizzata nelle campagne di Erbusco a due giorni dalla scomparsa (i funerali si terranno lunedì). Per l’omicidio, come noto, si trova ora in carcere la rivale in amore Chiara Alessandri, che ha negato ogni premeditazione. Ma molti dettagli della sua versione non convincono gli investigatori. Passiamoli in rassegna.
1) COME E’ AVVENUTO IL “RAPIMENTO”?
Stefania, come noto, è stata prelevata fuori dal lavoro da un amico della Alessandri (totalmente all’oscuro del disegno criminale della donna), che le ha consegnato una rosa e un biglietto dicendo che doveva portarla a una festa a sorpresa. La vittima salita sul mezzo e si è bendata da sola: l’ha tolta soltanto quando si è trovata nel garage di casa della rivale. Ma come è possibile che la Crotti si sia fidata così di uno sconosciuto? “Inverosimile, una cosa inconcepibile. Non riusciamo ancora a farcene una ragione. Non riusciamo a capire come mai lei abbia accettato questo passaggio da uno sconosciuto”, ha commentato il marito della vittima.
2) COME E’ STATA UCCISA STEFANIA?
Secondo la Alessandri, tutto sarebbe avvenuto durante una colluttazione nella lavanderia della villetta di Gorlago. La Crotti l’avrebbe aggredita fisicamente e lei l’avrebbe spinta contro lo spigolo della porta per difendersi: a quel punto la donna sarebbe stata già senza vita e, quindi, Chiara avrebbe deciso di portarla a Erbusco. Ma sul corpo della vittima ci sarebbero anche altre ferite (quattro, sul capo) compatibili con il martello trovato nelle campagne di Erbusco.
3) CHI HA BRUCIATO IL CORPO?
Una delle domande su cui si giocherà il processo è: chi ha bruciato il corpo? La Alessandri nega, ma gli investigatori sono convinti sia stat lei. Se dalle analisi mediche dovesse risultare che la donna è stata bruciata quando era ancora viva, le accuse a suo carico potrebbero aggravarsi notevolmente.
4) IL DELITTO ERA PREMEDITATO?
La risposta al quesito si collega ovviamente a quelle delle domande precedenti. Di certo la Alessandri aveva pianificato ampiamente il rapimento, contattando anche una prima persona a inizio gennaio e promettendogli sesso in cambio del favore. L’amico però si era rifiutato e lei si era rivolta a un secondo. E’ noto inoltre che la Alessandri il giorno prima del delitto, nel tardo pomeriggio, si era recata proprio nelle campagne al confine tra Adro e Erbusco. Secondo la sua versione voleva solo andare alle Porte Franche, ma vista l’ora aveva poi preferito fare un giro per le campagne alla ricerca dell’abitazione di un vecchio conoscente. Secondo altri, invece, si era trattato di un sopralluogo.