Le accuse si sono rivelate false e per lui, circa un anno fa, c’è stata l’assoluzione con formula piena. Ora avrà anche un risarcimento l’uomo di Gavardo che era stato accusato dalla figlia minorenne di violenza sessuale.
Dopo la denuncia della ragazzina, il 37enne – molto noto nella zona anche per la sua attività di allenatore di calcio femminile – aveva dovuto scontare ben 358 giorni di arresti domiciliari (dal 18 ottobre del 2016 all’11 ottobre del 2017) nella casa della madre. Ma durante le indagini era emerso che nella sua abitazione non si era consumata alcuna violenza: si trattava “soltanto” di una feroce vendetta della figlia (oggi maggiorenne) che una perizia ha rivelato essere affetta da personalità borderline.
Il danno – secondo la Corte d’appello di Brescia – vale un risarcimento da 62.500 euro, 117 euro al giorno (è stata applicata la base minima) più 20mila per le ripercussoni della vicenda sulla vita lavorativa e personale dell’uomo. Nel frattempo, infatti, la vita della vera vittima di questa vicenda non è ancora potuta tornare alla normalità.