Beccalossi: a Brescia un pronto soccorso per cani e gatti

Tra le altre proposte: lotta al randagismo, istituzione dell’anagrafe felina obbligatoria, rafforzamento delle strutture di accoglienza e ricovero

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Soccorso per animali, foto generica
Soccorso per animali, foto generica

“Un vero e proprio ‘112’ per cani e gatti con ambulanze veterinarie attrezzate, che magari veda proprio Brescia come centro di una sperimentazione regionale dedicata al soccorso animale. Ma anche lotta al randagismo, istituzione dell’anagrafe felina obbligatoria, rafforzamento delle strutture di accoglienza e ricovero, promozione di campagne di informazione per favorire l’adozione di cani e gatti abbandonati. Obiettivi che vogliamo raggiungere grazie a un ampio consenso e alla partecipazione delle forze politiche di maggioranza e opposizione”.

Lo dichiara Viviana Beccalossi (Gruppo Misto), a margine del primo incontro dell’intergruppo consigliare per la tutela degli animali di affezione, che si è costituito con l’adesione di oltre trenta consiglieri regionali di Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lista Fontana, Pd, Lombardi Civici Europeisti e Movimento Cinque Stelle.

“La sempre maggiore sensibilità dei cittadini in tema di tutela degli animali –prosegue Viviana Beccalossi- si traduce in un impegno bipartisan da parte delle forze politiche, in modo da poter lavorare insieme per migliorare le norme già efficaci in Lombardia e dialogare con le tantissime realtà di volontariato che hanno a cuore questa tematica”.

“L’idea dell’ambulanza veterinaria -prosegue continua Viviana Beccalossi- è nata quest’estate dopo un confronto con il direttore dell’ATS Carmelo Scarcella, quando con alcuni colleghi mi sono recata a visitare il canile sanitario di via Orzinuovi. Proprio in quell’occasione è nata l’idea di formare un gruppo in consiglio regionale che raccogliesse più adesioni possibili”.

“Nelle prossime settimane-conclude Viviana Beccalossi- il gruppo presenterà una serie di proposte in vista della discussione sul bilancio regionale prevista a fine anno, in modo da trovare risorse concrete per alimentare le tante idee raccolte. Pensiamo, ad esempio, a come la ‘pet terapy’ possa essere rafforzata e a quanto cani e gatti possano contribuire a migliorare la qualità della vita di persone malate o anziani soli. Lavoreremo anche per questo”.

 

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