Condanna di un anno e 6 mesi di reclusione, in primo grado, per il professionista che fu accusato di prostituzione minorile ed esercizio abusivo della professione.
I fatti risalgono a tre anni fa: l’uomo, che aveva 47 anni pare avesse iniziato a
frequentare una ragazzina minorenne, pagandola, oltre che vendere illegalmente confezioni di Viagra.
I due, che si erano conosciuti in chat, si erano incontrati ben più di una volta e in ogni occasione, dopo ogni rapporto, l’uomo aveva pagato la ragazza, offrendole dai 20 ai 50 euro.
A denunciare quanto stava accadendo fu la madre della minorenne, sconvolta per quanto stesse accadendo alla figlia, ma decisa a far emergere una situazione che evidentemente non riguardava soltanto lei.
Un’indagine parallela della Polizia, partita proprio a seguito di tale denuncia, permise infatti di scoprire che nella stessa scuola superiore frequentata dalla ragazza, erano diverse le giovani, ancora minorenni, che vendevano il proprio corpo in cambio di pochi spiccioli.
Molte delle ragazze hanno negato di essere state coinvolte e di aver preso denaro in cambio di rapporti parziali o completi, mentre altre hanno ammesso che questi avvenissero nei bagni o nei parcheggi dei centri commerciali.
A pagarle uomini adulti, italiani, e spesso incensurati e sposati.