Aspirante terrorista espulso, Beccalossi: Vobarno è tra i 63 punti critici
“Ormai abbiamo perso il conto. Praticamente non passa giorno senza che in Lombardia le Forze dell’ordine non arrestino personaggi sospettati di avere legami con il terrorismo islamico. Oggi e’ toccato alla provincia di Brescia, dove il marocchino oggi espulso addirittura cercava di fare proselitismo per l’Isis nei luoghi pubblici di Vobarno. E qualcuno ha ancora il coraggio di accusarci quando chiediamo chiarezza e trasparenza in merito alla presenza di moschee e centri culturali islamici in Lombardia”. Così ha dichiarato l’assessore
al Territorio, Urbanistica, Difesa del suolo e Citta’ metropolitana di Regione Lombardia Viviana Beccalossi, commentando la notizia dell’espulsione di Zakariae Youbi, 25enne marocchino da anni residente a Vobarno (Brescia), dopo l’arresto avvenuto da parte dei Carabinieri del Ros.
“Forse e’ solo frutto di casualita’ – continua l’assessore Beccalossi -, ma voglio ricordare che Vobarno fa parte dei 63 Comuni lombardi con situazioni considerate ‘critiche’ ed emerse dopo il monitoraggio sui luoghi di culto islamici effettuato da Regione Lombardia”.
“Proprio nei giorni scorsi – aggiunge Viviana Beccalossi – avevo scritto al sindaco di Vobarno per segnalargli tutti gli aspetti normativi previsti dalla Legge di Regione Lombardia sui luoghi di culto, ricordandogli che i cosiddetti centri culturali islamici che di fatto ospitano attivita’ di preghiera sono da considerare vere e proprie moschee e pertanto sono devono sottostare alle regole urbanistiche fissate dalle Legge. Al sindaco rinnovo tutta la mia disponibilita’, assieme a quella dei miei Uffici, per dargli tutto il supporto necessario”.
“Nel congratularmi ancora un volta con i Carabinieri per l’eccezionale lavoro svolto – conclude Viviana Beccalossi – invito ancora una volta tutti i Sindaci a controllare e agire in caso di situazioni ‘non chiare’ o palesemente contro le regole in merito al culto islamico esercitato in scantinati, magazzini o abitazioni private, segnalando se necessario alle Forze dell’ordine quanto avviene sul loro territorio”.