Cè tempo fino a domenica 7 maggio per visitare al Macof la retrospettiva del fotografo italiano Uliano Lucas. La mostra racconta il debito di Lucas verso il mondo intellettuale della Milano della fine degli anni Cinquanta e linfluenza da esso esercitata sulla ricerca formale delle sue prime fotografie e sulla sua stessa scelta di dedicarsi alla fotogiornalismo.
Segue la svolta rappresentata dai profondi cambiamenti sociali e di costume e dalle battaglie politiche e civili degli anni Sessanta e Settanta che portano alla nascita di un nuovo modo di raccontare del fotogiornalismo italiano.
E ripercorre limpegno ventennale di Lucas in unindagine sui problemi della propria società che trae nutrimento dalle idealità del periodo, dallassociazionismo diffuso di un mondo che si dedica con passione a comprendere il proprio tempo e ad affermare i diritti dellindividuo.
Per arrivare infine al nuovo stile con cui, in un contesto storico radicalmente mutato e in un diverso sistema dellinformazione, Uliano Lucas racconta le trasformazioni del presente, il cambiamento antropologico determinatosi con i nuovi indirizzi economico-sociali degli anni Duemila, attraverso una ricerca estetica influenzata anche dalle tendenze del linguaggio visivo degli ultimi anni.
Ne emerge un viaggio attraverso le scelte espressive, lo sguardo, la poetica personalissima di un fotografo che ha cercato di raccontare storie, problemi, realtà spesso lasciate ai margini del sistema dellinformazione; e al contempo un percorso che attraverso i suoi occhi, i suo viaggi e i suoi incontri, ci parla di altre voci e altri luoghi, fuori e dentro noi stessi.