Borgo Machetto, parla il Prefetto: Migranti spostati, ma non c’erano lussi
Sulla vicenda dei trenta migranti ospitati nella struttura Borgo Machetto di Desenzano è intervenuta anche la Prefettura di Brescia per precisare e sfatare alcune notizie comparse su giornali e social. "La Prefettura ha appurato che i migranti in questione – 31 per la precisione – sono stati collocati nella struttura dalla società Agri Scar senza preventiva informazione all’ufficio di Gabinetto" spiega la Prefettura. La società aveva partecipato al bando di ottobre indicando una disponibilità di 100 posti, ma poi non aveva più prodotto la documentazione richiesta.
In secondo luogo, "Il sopralluogo effettuato oggi evidenzia una struttura dismessa da ogni altro utilizzo e la porzione utilizzata consiste in un ex agriturismo, e quindi non un resort – prosegue ancora il comunicato ufficiale -. Al momento la società condivide unicamente alcuni spazi comuni con un’associazione sportiva locale che gestisce alcuni campi da golf e con la quale parrebbe essere emerso un contenzioso relativo ai costi di gestione dei servizi comuni. Il resto del compendio, compresa la piscina, è dismesso da circa un anno".
In attesa di approfondimenti, la Prefettura ha spostato i migranti in altre sedi, ma tiene a precisare: "Si sottolinea che ogni strumentalizzazione circa il "particolare lusso" che sarebbe stato riservato nell’occasione agli ospiti appare del tutto infondato poichè le nove stanze utilizzate presenti nell’agriturismo hanno standard di assoluta semplicità e normalità e la vita condotta all’interno della struttura è completamente analoga a quella degli altri migranti ospiti sul territorio provinciale".