Dal 7 aprile, per una durata di quattro giorni dalle 8 alle 20, la circolazione in via Musei, nel tratto tra piazza Tebaldo Brusato e via Gabriele Rosa, sarà vietata per lavori di asfaltatura.
I lavori saranno programmati in due fasi, in modo da garantire ai residenti e ai commercianti di accedere alle loro abitazioni e attività.
Nella prima fase la chiusura interesserà il tratto tra piazza Tebaldo Brusato e piazza del Foro. Nei tratti non interessati dai lavori la circolazione sarà garantita in entrambi i sensi di marcia. Inoltre, sarà chiusa anche via Veronica Gambara, nel tratto tra vicolo San Paolo e via Musei, con accesso consentito ai residenti.
Nella seconda fase rimarrà chiuso il tratto tra piazza del Foro e via Gabriele Rosa. Nei tratti non interessati dai lavori la circolazione sarà garantita in entrambi i sensi di marcia.
Per agevolare il flusso veicolare dei residenti sarà invertito il senso unico di via Gabriele Rosa, nel tratto tra via Carlo Cattaneo e via Musei, con direzione consentita da sud verso nord, e sarà revocata l’area pedonale di piazza del Foro per consentire il passaggio con doppio senso di circolazione.
Ma è possibile che il sindaco sia così chiuso da non capire che in via musei è un delitto rimettere il catrame , con il patrimonio unesco minimo sarebbe mettere il ciottolato come in via Carlo Cattaneo
Purtroppo è difficile cogliere esempi intelligenti fra la classe politica bresciana.
vero l.asfalto non sara granche da vedere ma dato che per risistemare il porfido ci vogliono ben alro che tre giorni di lavoro e ben altri costi,piuttosto dello schifo attuale ben venga, a patto che venga fatto a regola d’arte,cioe che sia dritto e non ondulato pure quello!
Fermi tutti. E’ l’ennesima dichiarazione di resa difronte al fallimento progettuale: ovunque siano stati posti in città negli ultimi quindici anni i cubetti di porfido si assiste al dramma del dissesto del manto stradale e alla necessità, difronte a costi stratorsferici, di intervenire oggi con l’asfalto, pena i rischi per la viabilità e la sicurezza. Di chi fu l’idea orginaria ? Chi pensò all’abbellimento che avrebbe però necessitato di costante manutenzione nel tempo ? Vi vengono magari in mente le pavimentazioni delle LAM e i milioni di danni ? Dài, sforzatevi, fate un nome, anche uno solo…