Profughi, pochi e in più comuni: questo prevede il protocollo

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Non più grandi concentrazioni in pochi comuni bensì piccole concentrazioni ma diffuse sul territorio. Il nuovo protocollo per la micro-accoglienza dei profughi in arrivo sul territorio bresciano dovrebbe essere firmato nella sede della Provincia già il prossimo 5 marzo.

Con gli ultimi 6 arrivati ieri, i profughi richiedenti asilo politico ospitati nella nostra provincia hanno raggiunto quota 549. Fino ad ora sono stati ospitati in relativamente poche strutture, tra cui quattro alberghi nel capoluogo. L’idea dell’Associazione Comuni Bresciani, portata avanti dal presidente, il sindaco di Palazzolo sull’Oglio Gabriele Zanni, è quella d’ora in poi di trovare nel maggior numero dei comuni luoghi ove si possano ospitare pochi stranieri, anche poche unità, evitando così le grandi concentrazioni e i potenziali problemi che ne derivano. Accanto all’Associazione Comuni Bresciani stanno lavorando le associazioni che si occupano dell’assistenza e il Broletto, dove potrebbe essere firmato il protocollo in attesa che i comuni si facciano avanti.

Nel frattempo una circolare del Ministero dell’Interno chiarisce che gli immigrati che si sono visti rifiutare l’attribuzione dello status di rifugiato politico, e quindi il diritto di asilo, non possono comunque essere allontanati dalle strutture di accoglienza se presentano ricorso legale, sostenuto gratuitamente.
(Red.) 

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15 Commenti

  1. …..hahahahaha , guardare come poi scappano dai centri di accoglienza e dalle strutture……, così diventano pure questi i " fantasmi " dei quali oltre a perdere le tracce , non sappiamo poi che fine fanno e cosa fanno….!!! e restano in italia a fare i clandestini per il 90% dei casi……E ALLORA NON LI VOGLIAMO !
    razzista ? no, sono per la LEGALITA’ , se essere dalla parte della legalitò allora sono razzista eccome !

  2. io invece ho paura di chi ride stoltamente come fai tu…..il riso abbonda sulla bocca degli stolti !
    ridi ridi che la mamma ha fatto i gnocchi……..neuro ne !

  3. Quando il ricorso GRATUITO come status di rifugiato politico venisse negato che fine fanno tutti questi immigrati ??? X favore chi lo sa Mi dia una risposta!!!

  4. proprio poco fa , il capo della polizia pansa , riferiva in audizione alla camera dei deputati il " fattore di rischio molto piu accentuato per l’ italia " circa il terrorismo ….." Sui barconi – conclude – non risulta che vi siano terroristi ma non è pensabile a priori che questo si possa escludere"……
    .. .scoperta l’acqua calda , sono anni che il popolo intero lo dice ….!!

  5. Carissimo utente del commento delle 17.40 chi fa uso della violenza come sistema di lotta politica non sono certo i leghisti o quelli di casa Pound…..faccia una bella disanima di chi provoca e ha provocato incidenti durante le manifestazioni di protesta. D’altronde basta vedere a Bs chi sono i violenti….

  6. vedrete che tra poco avremo un nuovo servizio della Tv svizzera italiana: "cronache dal Gulag Italia", stipendio medio 1000 euro per chi è fortunato e non rompe le scatole al datore di lavoro se no via con 4 mensilità, disoccupazione elevata, furti massicci e continui nelle case, aggressioni nelle strade per mano di operosi ed educati extracomunitari, repressione di qualsiasi forma di protesta (leggasi botte ai leghisti e al sindacato) ma protezione dei gruppi antogonisti famosi per la loro democrazia e rispetto di cose e persone……potrei continuare a lungo mi sembra che basti.

  7. io penso che l’ unica soluzione a questa invasione è andare in libia . prendiamo ad esempio la germania post bellica , dove 4 potenze internazionali si sono divise i settori , usa , francia, inghilterra , russia .
    se la ue avesse la considerazione di intervenire in libia , unica soluzione per fermare gli sbarchi in mano a terroristi e bande di delinquenti , ogni paese della coalizione potrebbe controllarne una parte in collaborazione con le tribu presenti sul territorio . impensabile allo stato attuale fermare gli sbarchi se non si interviene in loco . gli sforzi diplomatici sono rivolti a trovare quelle intese tra le diverse fazioni per riconoscere e approvare un governo che dia stabilità , appoggiato dalle forze della coalizione internazionale presente sul territorio . mi viene in mente il piano marshall , e quanto fecero gli americani con il ponte aereo nel 1948 in germania . in ogni caso , se non vi sarà un intervento in libia per scongiurare una vera invasione che riguarda per primi italia e spagna , saremo costretti a subire un disordine sociale drammatico e pericoloso per la sicurezza . non siamo in grado da soli di far fronte a questa epocale migrazione , e il pericolo di infiltrazioni terroristiche non è certo remota . stando così le cose si deve intervenire in libia , andare materialmente e fisicamente sul posto con mezzi , uomini e armi altrimenti sarà una guerra civile anche in europa , italia per prima – il peso specifico della nostra politica estera è pari ad una caramella tanto siamo considerati in ambito internazionale purtroppo, le dichiarazioni dei nostri ministri, gentiloni in testa che si limita a dichiarare niente allarmismi , sono strabilianti per insensatezza e passività assoluta , inermi e con le brache ben calate , pronti a gridare dopo che i buoi sono scappati dalla stalla , sempre dopo , prima deve succedere l’irreparabile !

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