Unioni civili, Consiglio regionale boccia i registri

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Il Consiglio regionale ha respinto con 37 voti contrari e 31 favorevoli la mozione consiliare, presentata dal Movimento 5 Stelle, che chiedeva alla giunta regionale di promuovere la costituzione dei registri delle Unioni civili nei comuni lombardi e di promuovere nelle scuole incontri con esperti in materia di educazione alla diversità e di contrasto al bullismo verso persone di diverso orientamento sessuale.

Il Pd, dopo aver chiesto e ottenuto alcune modifiche, ha deciso di votare a favore, pur sottolineando che questi temi andrebbero trattati senza alimentare contrapposizioni strumentali. Come spiega il consigliere regionale democratico Gian Antonio Girelli, “in Consiglio regionale perdura l’abitudine di trattare argomenti seri con strumenti sbagliati, di parlare di temi che riguardano la vita delle persone con toni e ragionamenti da ultras. Troppe volte diamo prova di cattiva politica. Molti Paesi democratici hanno affrontato il tema delle unioni civili anche tra persone omosessuali, mentre in Italia ancora non riusciamo a farlo. Si tende sempre a mettere in contrapposizione le famiglie, ma è strumentale. La notizia positiva è che a voto segreto alla mozione è mancata solo una manciata di voti, il che significa che al di là delle dichiarazioni di bandiera, se potessimo tenere un dibattito meno ideologico potremmo riconoscere i diritti a chi non li ha”.

Iolanda Nanni, consigliere del Movimento 5 Stelle della Lombardia, dichiara: “È incredibile quel che è successo in Aula: dopo aver esposto la mozione il Presidente Cattaneo, arroccandosi a una libera interpretazione del Regolamento Regionale, mi ha impedito di intervenire in discussione per rispondere alle tesi, prive di fondamento, della maggioranza e, con ciò, censurando il libero svolgimento del dibattito istituzionale su un tema che la maggioranza ha paura di affrontare. C’è oggettivamente un vuoto normativo sulla tutela delle coppie omosessuali. La maggioranza impone un unico modello famiglia disconoscendo principi fondamentali sanciti dalla Costituzione e muovendosi in modo impacciato e forzato attraverso libere interpretazioni della Costituzione e delle stesse sentenze della Corte Costituzionale. Regione Lombardia è arroccata a una visione oscurantista ottenebrata da paura e pregiudizio rispetto a ciò che è diverso, lontana anni luce dal naturale evolversi della società, dando una propria e del tutto soggettiva interpretazione ai principi di uguaglianza e al concetto di famiglia sanciti nella Carta Costituzionale, una sorta di teocrazia familista con una maggioranza che vorrebbe imporre la così detta famiglia naturale come unico modello e rifiutando di promuovere i diritti di tutte le espressioni familiari. È evidente che di questi temi occorra parlare, aprire dibattiti e confronti, portare testimonianze dirette ed è per questo che il M5S continuerà, nonostante la bocciatura di questa mozione, a presentare azioni istituzionali per sensibilizzare chi sta al Governo ad intraprendere azioni a tutela dei diritti. Oggi speravamo in un passo avanti in Lombardia, al contrario dobbiamo osservare che questa maggioranza ha deciso di perdere il treno della civiltà e stracciare la Costituzione”.

 

 

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6 Commenti

  1. le unioni civili riguardano anche gli etero… eppure non procedono per "paura" dei gay. ma vivete in questa società o nell’antico medioevo???

  2. A Verona il Sindaco leghista della città, Tosi, si é dichiarato a favore delle unioni civili. Anche i leghisti piano piano si stanno civilizzando, ma in Lombardia sono ancora indietro.

  3. Ma scusate se è cosi importante, perché il governo non ha ancora varato una legge a tal proposito? Dopotutto c’è la sinistra a governare

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