Gli atleti della Casa di Reclusione di Verziano si stanno allenando in vista della gara di corsa prevista per il prossimo 4 ottobre a Campo Marte a Brescia. Grazie al progetto “Correre liberalamente”, promosso dall’Assessore alla Cultura e Turismo Silvia Razzi della Provincia di Brescia si cerca di rieducare i detenuti nel segno dei valori positivi della corsa e dello sport, creando momenti di aggregazione tra detenuti, mettendo in contatto realtà carceraria e ambiente esterno e promuovendo l’attività fisica per favorire il miglioramento dell’autostima e il miglioramento dello stato di salute.
Il progetto, primo esperimento in Italia di questo tipo, è stato presentato in conferenza stampa lo scorso 9 luglio: “Correre liberalamente” è nato per volontà dell’Assessore Razzi e realizzato con la collaborazione del Dr. Gabriele Rosa, medico specializzato in cardiologia e in medicina dello sport e Presidente di Rosa&Associati, del Marathon Sport Medical Center, dell’Associazione Gruppo Idee, e del Comitato Regionale Lazio della FIDAL, portatore di una pregressa esperienza di training all’interno delle carceri laziali. Oltre al Carcere di Verziano, è stato coinvolto nell’iniziativa anche l’istituto di pena bresciano di Canton Mombello.
Lo Staff del Marathon Sport Center, coordinato dal Dr. Gabriele Rosa, il 17 luglio scorso ha testato i 25 partecipanti, 19 uomini e 6 donne, i quali hanno svolto la batteria di test che è servita agli allenatori per tarare l’intensità degli allenamenti e capire le capacità fisiche individuali del gruppo. In particolare, i test prevedevano la valutazione del peso corporeo, della statura e della percentuale di grasso per individuare un eventuale eccesso di peso, oltre alla determinazione delle soglie aerobica e anaerobica, attraverso l’analisi della frequenza cardiaca e del livello di acido lattico a diverse intensità di cammino e corsa per valutare correttamente il livello fisico e i ritmi di allenamento.