Da calciatore milionario, a disoccupato senza soldi. E’ questo il triste epilogo al quale è andato incontro Jorge Paulo Cadete Santos Reis, nato a Pemba nel 1968 quando il Mozambico era ancora una colonia portoghese. A raccontare la storia è il Corsera di Brescia.
Con la palla tra i piedi è riuscito ad arrivare lontano, fino al Brescia calcio ma passando per il Celtic di Glasgow dove segnèò 30 gol in 37 partite. Ora però, quei 4 milioni guadagnati in vent’anni di carriera calcistica sono finiti. “Li ho persi tutti, non ho più niente – ha raccontato alla tv portoghese – Ho investito molto denaro, ma non è andata bene. Avevo attorno a me gente che non ha agito onestamente. Nel momento in cui smetti di giocare, tutto cambia: gli agenti smettono di chiamarti, non sei più nessuno. A volte sento ex calciatori che dicono di avere un sacco di amici nel calcio: è una balla, quando lasci, nessuno vuole più saperne di te”.
Oggi la ricchezza di Cadete è finita e lui, dopo essersi arrabattato con diversi lavori e comparsate in tivù (ha partecipato al Grande Fratello portoghese) l’ex calciatore vive con un sussidio di povertà dello Stato che gli garantisce 180 euro a settimana, anche se da qualche mese non riceve più nemmeno quello per via di una casa confiscatagli dalla banca ma che per l’amministrazione pubblica è ancora di sua proprietà. Il suo sogno oggi è quello di tornare ad entrare nel mondo del calcio e fare l’allenatore, e sta anche studiando duramente per riuscirci.
Cadete, sei un poveretto. Il sussidio non te lo meriti. Pirla.