Design e artigianato: un progetto europeo per dare valore alle politiche di design

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Azioni concrete per riportare il design al centro del processo produttivo e favorire la tanto sperata ripresa economica. Come? Valorizzando il rapporto tra design e artigianato. È quanto emerso dal convegno che ha presentato nei giorni scorsi in Regione Lombardia i risultati del lavoro di ricerca realizzato nell’ambito del progetto europeo «DeEP: Design in European Policy» (http://www.deepinitiative.eu), finanziato dal Programma Europeo First Action Plan of the European Design Innovation Initiative dalla D. G. Enterprise and Industry dell’Unione Europea, insieme a Confartigianato Lombardia e Politecnico di Milano. Dare valore alle politiche di design, dunque, partendo dalla Lombardia e con un progetto europeo che è approdato a Bruxelles.

DI SEGUITO IL TESTO INTEGRALE DEL COMUNICATO

Per il presidente di Confartigianato Imprese Unione di Brescia e Lombardia, Eugenio Massetti, che ha messo in rilievo come per Confartigianato, essere attori sociali vuol dire diventare soggetti propositivi e la partecipazione al progetto DeEP ne è un esempio concreto. «Per le imprese artigiane il “design” è una leva strategica per la crescita competitiva. Un approccio vincente che deve essere supportato da un adeguato strumento di monitoraggio e valutazione delle politiche di sostegno alle imprese. Questa è una richiesta che da sempre il nostro sistema promuove nei confronti delle istituzioni. Confartigianato Lombardia ha creduto nella sfida lanciata con il progetto DeEP. Ora sta alle istituzioni coglierne le opportunità». Il progetto, avviato nel febbraio del 2012, si pone l’obiettivo di valutare le design policy, attraverso  la costruzione di uno strumento di monitoraggio e di valutazione dell’impatto delle politiche di innovazione di design a livello macro (regionale, nazionale, europeo) e micro (imprese coinvolte nelle politiche).

Dopo una fase di ricerca, progettazione e sperimentazione, che ha visto il coinvolgimento attivo di stakeholder, quali policy maker ed imprese, il progetto, giunto ormai alla fase conclusiva, è arrivato alla prototipizzazione dello strumento. Anche Silvia Piardi, Direttore del Dipartimento di Design del Politecnico di Milano ha sottolineato il ruolo centrale del design in Lombardia, evidenziando soprattutto che la Lombardia è riconosciuta in tutto il mondo come culla del design e dell’industria creativa. Ma «il design non può vivere di luce riflessa degli anni ’60 e ’70, ma deve ritrovare una sua dimensione concreta anche nella società attuale. Ecco quindi l’importanza di questo progetto e del prototipo ufficialmente presentato alla Commissione Europea a Bruxelles». Come ha spiegato Stefano Maffei, Professore del Politecnico di Milano e Coordinatore del progetto DeEP, la sfida del design in Italia è di «relazionarsi concretamente con le imprese nella realtà di tutti i giorni adattandosi ai nuovi orizzonti del mercato, visto che gli scenari sono radicalmente cambiati rispetto a quando, in passato, il nostro sistema produttivo era eccellente». Per inserire concretamente il mondo del design nel processo produttivo è quindi indispensabile avere delle politiche di design ben precise e definirne successivamente i processi di valutazione, in modo da poter, in ultima istanza, progettare e sviluppare uno strumento di valutazione che sia valido per imprese di diverse nazioni.

 

Spiega Maffei: «Il confronto tra imprese può avvenire a livello macro, costruendo una repository europea sulle politiche di design, oppure a livello micro, tramite una raccolta di dati che permetta uno strumento di managment completo ed esaustivo. Questo strumento è rappresentato, nel caso del progetto DeEP, da una piattaforma web di valutazione on-line».

 

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