All’ospedale Civile di Brescia ieri è stato effettuato un altro intervento avanguardistico ed eccesionale da un punto di vista tecnologico: l’equipe medica del dottor Antonio Curnis, direttore del laboratorio di Elettrofisiologia e cardiostimolazione dell’Università di Brescia e del suo collaboratore Luca Bontempi, ha impiantato il quarto pacemaker senza fili, il «Nanostim» lungo solo quattro centimetri, in un paziente di 350 chili. «L’intervento è andato benissimo – spiega Curnis al Corsera – il paziente sta bene e sarà dimesso già domani perchè non è necessaria una degenza lunga visto che l’operazione non è invasiva».
L’intervento stato complesso anche per lo stesso trasporto del paziente: per l’uomo è stata usata un’ambulanza speciale messa a disposizione dai vigili del fuoco ed è stato rinforzato sia il letto da degenza che quello della sala operatoria.
Il pacemaker senza fili è un’evoluzione importante: infatti riduce il rischio di infezioni e evita una serie di complicanze cliniche. Entro il 2014 il mini pacemaker potrà essere impianto in 20 centri di quasi tutte le regioni.