Nicola Fornoni, studente del biennio specialistico di arti visive presso l’Accademia SantaGiulia di Brescia, dialoga attraverso un’arte performativa legata a situazioni sociali; discriminazioni razziali, diritti diversamente abili, violenza e crimini di guerra e condizioni di limiti fisici causati da una diversità anatomica del corpo. L’ha già fatto in passato, e lo farà ancora sabato 14 settembre alle 16 in piazza Garibaldi per portare il proprio messaggio di pace a favore della popolazione siriana. “Save Syria 100.000, questo il titolo della sua azione di sensibilizzazione, vedrà il giovane Nicola protagonista di un dialogo di pace percorrendo un tragitto nel cuore di Brescia.
“Come una libertà che guida il popolo, dipinto di Eugene Delacroix, cerco di trasmettere un messaggio, provo a dare un contributo solidale di pace e fraternità al popolo siriano che da 2011 ogni giorno viene massacrato – spiega Fornoni in una nota -. Fino ad ora sono stati registrati più di 100.000 morti. Nell’ultimo mese sono state usate armi chimiche, come il gas nervino, provocando uno sterminio senza
precedenti. Attuo, quasi, una rivisitazione idealizzata e libertaria di grandi gesta dei santi e di eroi martiri raffigurati con stendardi e armature nelle icone del loro periodo”
L’appuntamento è per sabato alle 16 in piazza Garibaldi. “Spingendomi sulla sedia a rotelle, porterò due bandiere: una della rivoluzione siriana e una della pace – anticipa Nicola -. Mi faccio portatore e portavoce di un messaggio di libertà e speranza. Trasporto il peso, la fatica e la sofferenza dei siriani in piena solidarietà. Faccio un cammino, percorrendo due chilometri, circumnavigando anche piazza Paolo VI”. L’azione terminerà con l’arrivo dello studente in piazzale Arnaldo davanti alla statua.
