A2A ha aumentato la tariffa dei rifiuti del 6,77% nel 2012, troppo per la Loggia che ora pensa alla gara

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Chi l’ha detto che il servizio di raccolta dei rifiuti a Brescia debba essere affidato per forza ad Aprica, del gruppo A2A, soprattutto se altrove si potrebbe spendere meno? In sostanza è questo quanto è emerso ieri a margine della Commissione Bilancio, dove i membri della maggioranza, con il sostegno pare di alcuni della minoranza, hanno ipotizzato di andare a gara a fine anno per quanto riguarda il servizio di raccolta dei rifiuti urbani. Alla base della palese insoddisfazione non ci sono problemi per quanto riguarda lo svolgimento del servizio bensì i costi in aumento continuo dal 2010, con una crescita percentuale del 6,77, pari a 1,9 milioni di euro, solo nell’ultimo anno. 

A fine 2013 l’appalto tra Comune ed Aprica è in scadenza. Vista l’insoddisfazione della Loggia non è difficile prevedere che Aprica possa in qualche modo "andare incontro" al Comune alle prese con un vasto piano di contenimento delle spese, ma le parole dell’assessore Panteghini e dei suoi colleghi di partito in Commissione, a partire dal capogruppo Fabio Capra, si spingono decisamente oltre alla semplice richiesta di abbassamento costi, parlando esplicitamente di gara. Lo stesso assessore potrebbe presto incontrare i vertici di Aprica ed A2A per chiedere spiegazione della forbice tra l’aumento del 6,77% della tariffa (che complessivamente ammonta a 29,2 milioni di euro) e l’inflazione, fermatasi all’1,3%.
(a.c.)

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