Legge 194 sull’aborto, Rolfi (Lega): “Polemica pretestuosa del Pd. Si rispetti la coscienza dei medici”

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In merito alle critiche mosse dal Partito democratico sull’applicazione della Legge 194 in Lombardia sono intervenuti i consiglieri regionali della Lega Nord, Fabio Rolfi e Silvana Saita.

“Sostenere l’esistenza di criticità nell’applicazione della Legge 194 in Lombardia – spiegano Rolfi e Saita – appare come una polemica pretestuosa e senza fondamento. In primo luogo infatti è bene ribadire che, nonostante il numero elevato di ginecologi obiettori di coscienza, la libertà personale è certamente tutelata in forma piena dalla capillarità e dal buon livello di decentramento del sistema sanitario lombardo”.

“A prescindere da ciò è bene ricordare qual è il vero spirito della Legge 194. Anzitutto il legislatore ha voluto offrire a chi decide di fare questo passo la possibilità di riflettere attentamente su una scelta drammatica, connessa ad una vita nascente e alla sua importanza, una decisione certamente non facile e che non può mai essere presa a cuor leggero. In secondo luogo il provvedimento offre una tutela estesa a tutti i soggetti coinvolti – si legge nella nota della Lega Nord – non esiste soltanto il diritto di abortire, c’è anche il rispetto inerente la libertà di coscienza del medico, che deve poter decidere senza condizionamenti quali siano i confini del proprio operato.

Infine riteniamo necessaria e doverosa anche un’altra considerazione, che riguarda direttamente i dati esposti dagli esponenti del Pd: l’alto numero di obiettori di coscienza fra i medici che operano sul nostro territorio non può essere ridotto a una semplice statistica, o peggio a numeri da bilanciare, perché rispecchia chiaramente la sensibilità lombarda in merito a certe tematiche. Si tratta di un modo di percepire la vita che deve essere rispettato – concludono i Consiglieri regionali della Lega Nord – e che non può essere svilito da proposte discriminatorie, come quella avanzata dal Pd, dove si vagheggiano improbabili redistribuzioni di medici basate sulle loro convinzioni di carattere etico o religioso.”

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1 COMMENT

  1. I leghisti sempre dalla parte delle caste ! Quando saranno dalla parte dei pensionati che non hanno i soldi per curarsi ? Scusate : dimenticavo che il governo Berlusconi & Bossi aveva dato ai pensionati la " tessera " ( come nel fascismo ) Grandi Statisti !

  2. I leghisti sono dalla parte dei pensionati e dei più deboli quando – come oggi – fanno votare una mozione per bloccare l’apertura di nuove sale slot, che stanno rovinando tante famiglie e tante persone fragili per il bene delle casse dello Stato.

  3. vorrei vedere se rolfi direbbe lo stesso per medici testimoni di geova, quando si dovessero rifiutare di fargli una trasfusione in virtu’ delle loro convinzioni religiose… in quel caso scommetto che la vorrebbe eccome la redistribuzione!

  4. fatta salva la legittima obiezione di coscienza dei medici e degli operatori sanitari resta il fato che in lombardia un ospedale su sei non é in grado di garantire il diritto delle donne che decidono di interrompere la gravidanza. lí é necessario intervenire con assunzioni dedicate e finalizzate a garantire il servizio. sono scelte difficili, quindi giusto non fare pressioni sui medici ma nemmeno ostacolare le donne già in difficoltà.

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