Omicidio Marilia, datore di lavoro accusato di omicidio aggravato

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Claudio Grigoletto, l’uomo fermato per la morte della 29enne Marilia Rodrigues Silva Martins, è stato condotto in carcere. L’uomo, titolare della Alpi aviation do Brasil e datore di lavoro della giovane, è stato interrogato per tutta la notte al comando provinciale dei Carabinieri. Il fermo è stato disposto dal pubblico ministero Ambrogio Cassiani, che contesta i reati di omicidio aggravato, tentativo di soppressione di cadavere e procurato aborto. In base alle prime ricostruzioni l’uomo avrebbe negato di essere stato lì la notte dell’omicidio e di essere giunto a Gambara solo dopo la notizia della morte della giovane.  

 

Dopo una notte di interrogatori i carabinieri hanno stabilito il fermo per Claudio Grigoletto, datore di lavoro della giovane brasiliana e l’ultimo,in base al suo stesso racconto ad averla vista viva. Per lui c’è l’accusa di omicidio aggravato. Ieri l’autopsia ha confermato che la giovane era incinta di tre mesi quando è stata uccisa. Quindi Marilia Rodrigues Silva Martins, ritrovata lo scorso venerdì senza vita nell’ufficio dove lavorava a Gambara, non è morta né per un gesto volontario né per un incidente. L’ipotesi dell’omicidio era già trapelata: troppi i dettagli che non quadravano, dalle ferite sulla nuca e sulla fronte a quel tubo svitato dal quale era uscito tutto quel gas metano, pericolodso per un esplosione, ma non letale se respirato. Anche il sangue presente sulla scena del delitto era troppo per pensare ad un suicidio.

 

L’esame autoptico, eseguito all’Itstituto di medicina legale di Brescia, e i rilevamenti medici sembrano aver identificato segni sul collo della vittima che fanno pensare allo strangolamento. Le indagini, coordinate dal magistrato Ambrogio Cassiani, sono adesso serrate. Già nella mattinata di ieri sono stati interrogati Roberto Tomelini, uno dei due titolari della ditta per la quale Marilia lavorava e che, assente nei giorni scorsi perché in vacanza in Abruzzo, ha riconosciuto la salma. Sotto interrogatorio anche il fidanzato della ragazza e alcuni amici: l’ambiente lavorativo e quello sociale sono queli su cui gli inquirenti si stanno concentrando. Si pensa al delitto passionale, ma per ora c’è il massimo riserbo e tutti attendono di dare un nome e un volto all’assassino di questa giovane donna.

 

 

 

 

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8 Commenti

  1. basta con la violenza contro le donne. basta subire, denunciamo tutti i maschi violenti prima che capitino cose come questa, tolleranza zero !!!

  2. Io mi auguro che non sia stato lui. Anche se in ogni caso ha rovinato la vita alla moglie e alle figlie. Per me è comunque una brutta persona.

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