Morte Sofia, la Procura apre un’inchiesta per omicidio colposo

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La morte di Sofia finisce in Tribunale. La bambina di sei mesi affetta da atrofia muscolare spinale è morta mentre aspettava di avviare la terapia con cellule staminali trattate con il metodo Stamina. I genitori, forti della sentenza del giudice del lavoro di Civitavecchia che aveva ordinato il ricorso urgente alle cure, hanno aspettato invano per due mesi che l’ospedale Civile di brescia li chiamasse per sottoporre la bambina alla prima infusione.

E’ proprio quella telefonata mai arrivata ad essere nel mirino della Procura di Roma che, a seguito della denuncia dei genitori, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Nell’esposto presentato dall’avvociato dei genitori di Sofia si legge: “ Non è ammissibile che l’unico ospedale italiano che da 20 anni effettua tali cure non sia organizzato a dare una tempestiva attuazione ad un provvedimento giudiziale atto a fare in modo che venga salvata una vita umana”.

Dal canto suo l’ospedale Civile aveva già risposto ai genitori che Sofia avrebbe dovuto rispettare una lista d’attesa. Per i genitori però resta il fatto che l’ospedale non ha rispettato l’ordinanza del giudice.

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