(a.c.) 55 addetti, che corrispondono grosso modo a 55 famiglie, che tremano al pensiero della sempre più probabile, ennesima, chiusura di una fabbrica nella Bassa, a Manerbio. Dopo la fine delle gloriose Marzotto nel 2003 e Meras nel 2010 potrebbe essere la volta del Gruppo Manerbiesi di Giuseppe Soffiantini.
I dipendenti dell’azienda tessile sono in cassa integrazione straordinaria da metà novembre, dopo un lungo periodo di cassa ordinaria. Le speranze della proprietà erano di usufruire di tutti gli ammortizzatori per scongiurare chiusure o licenziamenti, invece il rimedio si è rivelato insufficiente, e il gruppo ha chiesto la messa in liquidazione. Nubi nerissime si stagliano sul futuro dei 55 dipendenti degli unici reparti della società rimasti a Manerbio, logistica, magazzino ed uffici di amministrazione.
Uno ad uno scompaiono pezzi di storia imprenditoriale bresciana. Un dramma di proporzioni mostruose.
che disastro…..è la schifosa logica della globalizzazione.Il tessile è quello cha ha pagato di più.