Bassa orientale, terra strategica

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    Montichiari, Carpenedolo, Castiglione delle Stiviere: realtà diverse, stessa speranza.

    di Alessandra Tonizzo – È il nostro terzo anno nella Bassa orientale, zona definita strategica per i suoi collegamenti con il resto del Nord Italia e quindi dell’Europa.

     

    La prima tappa: Montichiari. Quasi 24mila abitanti, un’economia locale che vede ben rappresentati tutti e tre i settori, la cittadella lotta contro gli annosi temi che fanno notizia sulle testate nazionali. In primis, la querelle discariche che, ad oggi, può riassumersi in una fitta trama senza un vero e definitivo lieto fine: a gennaio, la Regione Lombardia ha archiviato la domanda d’autorizzazione della ditta “Aspireco” di Gavardo che, nel luglio 2009, aveva chiesto di realizzare trattamento e recupero di rifiuti speciali contenenti amianto da 240mila ton/anno (poi ridotto a 200mila ton/anno), risparmiando così, ad un territorio già pesantemente interessato da impianti d’escavazione di sabbia e ghiaia e dalla presenza record di discariche dismesse, in esercizio e in “sospeso”, la spada di Damocle dell’inceneritore per rifiuti di cemento-amianto. Poco dopo, però, è partita la richiesta di un’altra discarica, la “Padana Green”, in località Casa Lunga (1.060.700 mc di rifiuti non pericolosi con celle dedicate a rifiuti contenenti amianto), mentre non si sgonfia il caso Gedit, quella che è stata ribattezzata "la discarica della puzza". Puzza che, proveniente dai cumuli di rifiuti e fanghi trattati dalla stessa Gedit, permane ma che, secondo il Tar, non è nociva: i cittadini della frazione di Vighizzolo dovranno rassegnarsi ad inalare i miasmi (ripetuti i disagi alla salute nelle scuole limitrofe), nonostante il sindaco Elena Zanola, richiedendo una presenza costante di Provincia, Asl e Arpa allo stabilimento, dimostri di non essersi arresa. Montichiari aspetta con ansia i risultati dello studio affidato allo staff di “Algebra” dell’ing. Magro, volto a restituire, sul piano tecnico-scientifico, dati ambientali precisi relativi al territorio, introducendo i concetti di impatti cumulativi e criticità ambientale. Ma, per disporre di quest’arma in più, ribadendo il secco "no" a discariche e inquinanti, per Montichiari ci vorranno ben due anni d’attesa.

    Non si chiude nemmeno il caso Green Hill, il più grande allevamento d’Europa di cani destinati ai laboratori farmaceutici (un’azienda leader che, dal 2001, alleva la razza beagle per la vivisezione tra le colline moreniche del paese), pur essendoci importanti sviluppi. Infatti, la Camera dei Deputati ha approvato in data 1° febbraio l’articolo 16 della legge comunitaria che fissa principi e criteri della protezione degli animali utilizzati a fini scientifici: si tratta del testo di recepimento della contestatissima direttiva Ue 2010/63 sulle cavie da laboratorio, testo che adesso finisce al Senato. Una volta approvato, il governo avrà 60 giorni di tempo per fare i decreti attuativi che potrebbero portare alla chiusura definitiva di quello che è noto come “il canile lager", anche se gli attivisti del coordinamento che protesta contro Green Hill tuonano: "l’emendamento non cambia nulla", sia perché, dicono, pensa solo a chiudere il canile monteclarense senza alcun riguardo per gli allevamenti di altre specie animali destinate alla vivisezione (come i maiali transgenici, le scimmie antropomorfe, cani e gatti randagi…), sia perché – fanno sapere sul web – i cani di Green Hill verranno solamente trasferiti in un altro Paese, e altri animali verranno importati in Italia.

    Mentre sembrava essere finita l’incertezza riguardante il decollo del nuovo Piano per l’Aeroporto D’Annunzio (già da questa primavera doveva affiancare alla sua funzione di scalo merci l’avvio di alcuni voli passeggeri, come i collegamenti con la Russia e i Paesi nordici), purtroppo si torna a parlare di chiusura dell’aeroporto in perenne passivo, quando a Roma si vara il decreto Milleproroghe.

    Novità positive, invece, nei dintorni del Palageorge, il Palazzetto dello sport dedicato al pallavolista indiano Jimmy George ubicato alla periferia orientale di Montichiari: l’area complessiva di 11.490 m (una superficie coperta di 3.880 m divisa su due piani per una capienza complessiva di 3.998 posti a sedere) è ancora in attesa di trovare la giusta partnership, ma nel frattempo l’impianto sportivo si rifà il look con una nuovissima struttura. A completamento della Cittadella dello Sport monteclarense, infatti, nasce un impianto per pattinare d’inverno e danzare nei mesi estivi, a fianco al quale sorgeranno 12/15 postazioni per i camperisti in visita alle fiere e pensiline per dispensare energia elettrica a tutto il complesso.

    A soli 6,5 kilometri di distanza, Carpenedolo, con quasi 13mila abitanti, si colloca a metà strada tra Brescia e Mantova. Il centro può contare sulla presenza di fonti di reddito che non si limitano all’agricoltura, ma riguardano in buona parte anche l’industria e il commercio. Le attività agricole, in particolare, sono specializzate nella coltivazione di cereali, frumento, viti, foraggio e frutteti ed hanno registrato un discreto progresso sotto il profilo della tecnologia e della meccanizzazione. Il settore industriale, invece, si è notevolmente sviluppato negli ultimi tempi, essendo nati numerosi comparti, come il tessile, il metalmeccanico, l’automobilistico e quello edile, oltre ad alcune fabbriche di mobili, calzature e prodotti lattiero-caseari. Tuttavia, la crisi sta facendo terra bruciata attorno ai commercianti, mentre la gioventù non vede alternativa più plausibile della dipartita in cerca di lavoro.

    Ultima sosta a Castiglione delle Stiviere, uno dei comuni più popolosi (ca 23mila abitanti) della provincia di Mantova, situato sui colli morenici del Lago di Garda al confine con vari comuni bresciani. Una realtà multietnica (forte la presenza di stranieri, appartenenti in maggioranza a Marocco e Romania) il cui sviluppo economico è legato all’industria, con la presenza di alcune aziende leader di mercato, come Golden Lady nel comparto calze e collant, e stabilimenti di produzione di aziende alimentari del calibro di Barilla, Amica Chips, Sterilgarda Alimenti e Nestlè Purina (petcare). Lo sviluppo turistico della zona fa riferimento principalmente alla vicinanza con il lago di Garda e con le colline moreniche circostanti. Il paese, dicono gli abitanti, potrebbe valorizzarsi meglio.

    Al termine del viaggio, riassumere il celebre "triangolo" è quasi impossibile, tante sono le peculiarità e i singoli problemi innestati su questa porzione di piana. Un aggettivo che accomuni queste tre realtà, però, una volta a casa riusciamo a trovarlo: speranzose. Montichiari, Carpenedolo e Castiglione, difatti, osano ciò che molti, in questo periodo fosco, non riescono a fare, ossia guardare alla propria personalissima cima e iniziare, testardi, a scalarla, rimboccandosi le maniche alla faccia di ruzzoloni e disfatte.

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