Le dorotee di Cemmo fanno il punto: anche l’Europa è una missione
Il cammino dei consacrati e delle consacrate che vivono la dimensione comunitaria prevede periodicamente un appuntamento importante, nel quale i rappresentanti eletti da tutti i membri dell’Istituto si trovano non solo per eleggere i responsabili generali della Congregazione e i rispettivi Consigli, ma anche e soprattutto per passare in rassegna le questioni che maggiormente sembrano rilevanti nella vita dell’Istituto stesso. Anche le Suore di S. Dorotea di Cemmo si sono incontrate, dal 15 luglio all’11 agosto, nella loro Casa Madre di Cemmo (Brescia).
“Essere donne evangeliche in comunità significative e missionarie”: questo il titolo del Capitolo. Molti sono stati i temi che hanno impegnato le capitolari di Cemmo; in particolare si è presentato come necessario (ed embrionalmente già in atto) un cambio di mentalità nell’autocoscienza dell’Istituto stesso: dall’idea di un “centro” europeo da cui si dipartono le “missionarie”, si sta passando alla prospettiva, più reale, di un Istituto dislocato in diversi Continenti (attualmente Europa, America Latina e Africa), che fa “missione” attraverso i suoi membri, europei, latinoamericani e africani. Ciò implica che anche l’Europa venga intesa come “terra di missione”, e lo è a tutti gli effetti nonostante la secolare cristianizzazione: sia per i flussi migratori in movimento, sia per il grave sfilacciamento del tessuto connettivo della cultura europea stessa.
Al termine dei lavori di riflessione e confronto si è svolta l’elezione del nuovo governo, che ha visto confermare Madre Lucia Moratti come Madre Generale; sarà affiancata da sr Vincenzina Zagon (Madre Vicaria), sr Nelida Crivelli, sr Pierelia Bonetti e sr M. Caty Pintossi (Consigliere), sr Manuela Viano (Economa) e sr Ester Gandini (Segretaria).