Labolani scrive a Paroli: diamo la cittadinanza di Brescia al Dalai Lama

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L’assessore Mario Labolani ha inviato oggi al sindaco Adriano Paroli una lettera con la richiesta di concessione della cittadinanza onoraria al Dalai Lama, Premio Nobel per la Pace. La richiesta fa seguito alla recente scelta del Comune di Milano che, per bocca del sindaco Pisapia, ha dichiarato d’intendere rescindere il precedente impegno di rilascio della cittadinanza preso con la guida spirituale e politica del popolo tibetano in esilio. Motivazione alla base della scelta sarebbe il desiderio di non creare inimicizia col regime cinese comportando però, secondo Labolani “un grave precedente: il gesto comporterebbe infatti un’ammissione di sudditanza alle pressioni cinesi, con l’aggravante di voltare le spalle alle istanze democratiche del popolo tibetano, da troppo tempo ingiustamente vessato e vittima di gravissimi atti di violenza”.

“Il Dalai Lama” ha dichiarato l’assessore ai Lavori pubblici “è espressione di una cultura e una religione forse lontana dalla nostra, ma il suo instancabile impegno in ogni nazione del globo, volto al riconoscimento degli inalienabili diritti umani come quello alla libertà personale, di governo e di culto, va riconosciuto e adeguatamente premiato. I cittadini bresciani devono poter confidare che la battaglia in nome della libertà e della pacifica convivenza venga condivisa e sostenuta dalla loro Amministrazione e che quest’ultima non manchi di fare quello che è in suo potere per perorare la causa dei più deboli e afflitti anche per mezzo di un piccolo, ma significativo gesto come la concessione della cittadinanza. Mi auguro che, oltre a quella del sindaco Paroli, su questa proposta si possa trovare la più ampia convergenza d’intenti e sensibilità”.

 

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