Per dire il peso della bilateralità basta una cifra: 4 milioni di euro. E’ il valore complessivo degli interventi 2011 a favore dei lavoratori erogato dagli enti bilaterali operanti nel settore agroalimentare, in quello edilizio e nel commercio.
Dietro un risultato così rilevante c’è una grande idea che viene da lontano, che la Cisl sostiene e promuove da sempre, e che potrebbe essere un modello da allargare. La bilateralità è un importante derivato della contrattazione; trova forma nella costituzione di enti in cui imprese e lavoratori sono rappresentati paritariamente per gestire i fondi che le due parti stabiliscono di versare per il sostegno al reddito in caso di crisi o per interventi di natura sanitaria e assistenziale.
Se ne è discusso ieri nell’Auditorium di via Altipiani d’Asiago dove la Cisl di Brescia, assieme alle categorie del commercio (Fisascat), dell’edilizia (Filca) e dell’agroalimentare (Fai) ha dato vita ad un convegno con la relazione di esperti e la presentazione di esperienze concrete.