Si è tradito lasciando sulla calzamaglia tracce di saliva, utilizzata durante una rapina. L’esame del Dna non ha lasciato scampo al 41enne rapinatore, presunto responsabile di due colpi, l’uono riuscito l’altro solo tentato, a due banche cittadine. La prima volta che si è introdotto all’istituto di credito Valsabbino, nella filiale di via Trento era riuscito a rubare poco più di 1000 euro e 21 mila yen, 200 euro circa. La seconda volta, F.P. ha provato a rapinare la filiale di Unicredit di via della Chiesa, zona Urago Mella ma il colpo non è riuscito e l’uomo è stato costretto a scappare, ma prima di darsela a gambe si è sfilato la calzamaglia che aveva in testa per non farsi riconoscere, abbandonandola nella filiale. Da lì gli agenti sono riusciti a risalire al Dna del soggetto che ora si trova in carcere a Canton Mombello.