Il bilancio della Mille Miglia, Paroli: risultato straordinario

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(a. tonizzo) Sono stati presentati stamane i dati dell’edizione 2012 della Mille Miglia, in Sala Giunta, per fare un bilancio sulla storica competizione da sempre legata alla nostra città. “Risultati straordinari”, sottolinea da subito il Sindaco Adriano Paroli, “ci siamo accorti che il marchio Mille Miglia può aprire porte incredibili”. Partendo dalla Notte Bianca dedicata all’evento sportivo – 90mila le presenze, con 1500 ingressi al Museo Santa Giulia e 9mila al Teatro Grande – fino al clou della manifestazione, il cui “cuore” è stato esteso dai canonici 3 giorni ai 9 attuali (cosa che sta già facendo maturare progetti turistici del tipo “pacchetti vacanze”, volti a coinvolgere tutto il bresciano), i dati parlano chiaro: 7milioni le persone sulle strade del percorso, afflusso turistico e libero in città di oltre 30mila soggetti, grande interesse da parte di stampa e web (7 gli speciali televisivi, 2.472.200 gli accessi da pc al sito, +22.5% i giornalisti accreditati, 3500 articoli pubblicati), 27 nazioni partecipanti alla gara con 1355 ammessi all’iscrizione. “Brescia è conosciuta troppe volte come mera città industriale”, afferma Paroli, “mentre quando si scopre un centro storico così, si scopre una città che non si conosceva, non s’immaginava, particolarmente affascinante”: questo, secondo il primo cittadino, l’effetto Mille Miglia sulla Leonessa, perché – continua – “Brescia non è una città grande, ma una grande città, che vuole respirare una realtà consona alle sue aspirazioni”. Alla scadenza della gestione ATI, prevista per il prossimo 30 giugno, in attesa che l’ACI decida chi proseguirà il lavoro sulla “corsa più bella del mondo”, Alessandro Casali – presidente del comitato organizzatore Mille Miglia – fa il punto sull’operato del suo team: “sono rimasto abbagliato da questa splendida città lombarda, e la cosa più importante che ho fatto è stata rendere le Mille Miglia la festa di tutti i bresciani, un fatto nazional popolare”. Questo a livello locale, certo, ma ciò che ha caratterizzato maggiormente il quinquennio ATI è sicuramente stata l’internazionalizzazione della manifestazione; “abbiamo scavato una montagna e creato un grande tunnel: ora vediamo la luce in fondo al percorso”, racconta Casali, “seminando possibilità concrete con i governi più importanti, quali Cina, Brasile, USA, gli Emirati Arabi”. Una Mille Miglia, dunque, che è qualcosa in più rispetto all’inevitabile road show: una bandiera concreta di brescianità nel mondo, un “volano per la città, qualcosa di strategico, perché semina successo e sviluppo”, conclude Casali, il quale puntualizza: “non ho rimpianti, perché abbiamo dato il massimo. Per il futuro? Dico solo che sarebbe una follia, un autogol per Brescia non utilizzare tutto il plus accumulato in questi cinque anni di lavoro”.  

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