Un mese di chiusura forzata per due locali di Gussago che avevano venduto alcolici a un minore

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    Nella mattinata chiusi due locali pubblici a Gussago dalla Polizia quanto resosi responsabili di somministrazione di alcolici a minori. A luglio di quest’anno un minorenne, bresciano del 1996, era finito in Ospedale in coma etilico. Il padre del giovane aveva denunciato alla Magistratura l’accaduto in quanto duo figlio aveva assunto bevande alcoliche all’interno di due locali pubblici di Gussago. La Procura della Repubblica di seguito ha avviato indagini per individuare i responsabili della somministrazione di sostanza alcolica al minore. L’indagine effettuata dalla locale Squadra di Polizia Giudiziaria della Divisione Amministrativa ha consentito di accertare che il suddetto minore, lo scorso 8 luglio, in compagnia di altri coetanei, aveva consumato al “Caffè del Mar” un’intera bottiglia di vodka servita inizialmente dalla cameriera, in modo scherzoso, come “acqua e menta”. Successivamente il minore assieme agli amici, già in evidente stato di ubriachezza, si era recato presso il bar “Diapason cafè” ove gli venivano serviti altri due bicchieri di un cocktail superalcolico, senza che né i camerieri né l’addetto alla cassa avessero preventivamente chiesto al giovane e ai suoi amici di documentare l’età anagrafica. Alla luce dei fatti esposti, il Questore di Brescia ha decretato la chiusura dei due locali pubblici per la durata di 30 (trenta) giorni, atti notificati nella mattinata odierna da personale della Divisione Amministrativa.

     

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