Il triangolo della bassa orientale (Montichiari, Carpenedolo, Castiglione delle Stiviere)

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    di Alessandra Tonizzo – Tre vertici, tre paesi in espansione da molti, a ragione, definiti cittadelle –, tre punti sulla mappa che dall’alto formano un triangolo in cerca d’equilibrio. In comune, queste terre in cui si sente lo spartiacque tra campagna, abitato e periferia, hanno la tensione alla crescita, demografica ed economica, pur nel quadro di un clima storicamente avverso ai grandi slanci. Torniamo qui ad un anno di distanza, per scoprire e approfondire. Montichiari – con il suo importante nucleo storico, al centro degli oltre 80 km2 di territorio, diviso in 11 frazioni – fa scuola, contando che, dal secolo scorso ad oggi, la sua popolazione è più che triplicata. Grandi temi percorrono il paese, primo di tutti quello delle discariche, una spada di Damocle sulla testa dei monteclarensi fin dagli anni ’80, quando la costituzione di cave per l’estrazione della ghiaia, nella zona a nord-ovest del centro abitato, ne ha favorito l’insediamento per rifiuti di ogni tipologia (urbani, pericolosi, speciali e tossiconocivi), per un totale di più di 10 milioni di m3. Mentre è congelato un impianto per la trasformazione dell’amianto, il sindaco Elena Zanola commenta che il paese ha già dato tanto e, avendo a cuore la salubrità della propria terra, sottolinea di non voler rinnegare la vocazione agricola delle aree a ridosso dell’aeroporto D’Annunzio, pronto a decollare. Ultimo fra tutti, il recente “scandalo” tra le colline moreniche del paese, che ha messo in moto nutriti comitati di cittadini, con proteste in piazza a Milano, e scosso le coscienze dei politici: Green Hill, il più grande allevamento d’Europa di cani destinati ai laboratori farmaceutici, un’azienda leader che dal 2001 alleva la razza beagle per la vivisezione. Sui colli morenici del Lago di Garda, nel mantovano, Castiglione delle Stiviere, con i suoi 22.000 abitanti, mantiene viva la sua tradizione agricola affianco ad una fiorente intraprendenza nel commercio e nell’industria, con il grande comparto della produzione di collant (Golden Lady, Omsa e un grandissimo indotto) oltre a diverse aziende in campo alimentare, cosmetico e dei trasporti (sul territorio, nomi come Barilla, Amica Chips, Nestlé e Wella), punto di riferimento lavorativo per chi, sul lago, termina la stagione estiva nel settore trainante del turismo. Patria della Croce Rossa, nata in seguito alla famosa Battaglia di Solferino, Castiglione ha ottenuto il titolo di città nel 2001. A metà strada tra Brescia e Mantova, sulla riva sinistra del fiume Chiese, Carpendolo si estende su una superficie di 30,14 km², una zona prevalentemente pianeggiante che dedica alla produzione agricola il 75% del territorio comunale: le coltivazioni sono costituite principalmente da granturco, utilizzato per lo più come mangime per bovini, sia da macello che da latte. Ad integrare l’economia, diverse imprese artigiane, a nord e a sud del paese, si sono reinventate dopo la crisi del tessile degli anni ’70, coprendo i settori edile, alimentare e metalmeccanico. È in corso la costruzione di un biodigestore, impianto del valore di circa 8 milioni di euro, capace di produrre energia elettrica usando come combustibile i rifiuti, sito nella frazione di Lame, segno che il tema ambientale è sentito.

     

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