Discarica di Bosco Stella, i 4 sindaci scrivono ad A2A: “Ritirate la domanda”

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    Dopo la protesta del 5 maggio scorso, davanti alla sede della Provincia di via Milano, continuano le iniziative per contrastare la realizzazione della discarica di Bosco Stella. I quattro sindaci dei comuni interessati dall’opera (Giuseppe Orizio di Castegnato, Giovanni Battista Sarnico di Ospitaletto, Antonio Vivenzi di Paderno, Daniela Gerardini di Passirano) hanno infatti firmato una richiesta di ritiro dell’istanza di realizzazione del progetto, che prevede la trasformazione della cava Bettoni in una discarica. La lettera è stata spedita ad A2A, che ha avanzato la richiesta, e per conoscenza anche alla Regione e alla Provincia di Brescia, dando così seguito agli impegni assunti nei consigli comunali nei mesi scorsi.

    «Alla luce degli impegni assunti in Consiglio comunale – scrivono i quattro primi cittadini – ribadiamo la nostra contrarietà all’ipotesi di apertura di una discarica Bosco Stella. La procedura relativa all’operazione è ancora in corso: chiediamo dunque ad A2A di ritirare la domanda depositata negli uffici della direzione generale territorio e al comparto Urbanistica della Regione».  

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    1 COMMENT

    1. Dove erano i 4 sindaci quando venivano riempite le cave di Buffalora? I bresciani si sono beccati l’immondizia di tutta la provincia compresa quella dei cittadini dei quattro paesi che adesso non vogliono riempire la loro cava. Allora vorrà dire che il loro pattume se lo terranno nelle loro piazze. Vergognatevi, che amministratori siete?

    2. Ma di cosa sta parlando senza sapere una emerita mazza della questione? Ma pattume de che? Ma lo sa che la Bosco Stella è una discarica di rifiuti speciali?
      E che c’entra il pattume inteso come RSU?
      Sono questioni troppo delicate per affrontarle così.
      Tutto il piano cave e il piano provinciale rifiuti vanno affrontati con modifiche normative in cui i Comuni contino qualcosa, visto che contano molto meno dei privati. Senza questo passaggio si instaurerebbe la guerra dei poveri mentre la programmazione sarebbe come oggi assente.

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