La 19enne pakistana oggi è tornata a scuola. Dietro la vicenda un matrimonio combinato e i debiti della famiglia. Il console: non è una nuova Hina

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    Ci sarebbe anche una questione di debiti, secondo quanto riferisce il Corriere della sera, nella vicenda della 19enne pakistana tolta da scuola perché “troppo bella”. La paura di genitori e fratelli, come noto, era che la giovane si invaghisse di qualche compagno di classe rinunciando alle nozze combinate per lei. Ma di fondo ci sarebbe anche una questione di debiti: il padre della ragazza, infatti, è morto due anni fa in un incidente di lavoro e da allora la famiglia (che non ha mai ricevuto un centesimo di risarcimento) è costretto a fare i conti con le banche, che hanno anche minacciato di riprendersi la casa di residenza. Anche per quello, la famiglia avrebbe ipotizzato un matrimonio con un facoltoso connazionale. Ma ora la sua prospettiva di vita è cambiata. “Voglio vivere qui”, ha detto, “Ora so che nessuno mi può costringere a tornare in Pakistan, so che posso continuare a studiare per prendere il diploma e trovare un lavoro, so che posso realizzare il mio sogno: avere una famiglia, un giorno, con l’uomo che sceglierò”. Nel frattempo, oggi, la giovane è tornata a scuola. Accompagnata da alcuni familiari e dal console pakistano. Che ha dichiato: “non è un nuovo caso Hina”.

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    1 COMMENT

    1. LEGGO SUL CORRIERE ONLINE CHE IL PRESIDE DELLA SCUOLA PROF. SGANGA SI VANTA DI AVER AIUTATO AD ABORTIRE UNA MINORENNE DELLA SCUOLA ! MI PIACEREBBE CAPIRE DI PIU’ COME FUNZIONANO LE COSE IN QUELLA SCUOLA E SOPRATTUTTO SE I GENITORI VENGONO TENUTI ALL’OSCURO IN MERITO A SCELTE COSI’ IMPORTANTI PER LE LORO FIGLIE

    2. padanus: guardi che la cgil ha partecipato agli incontri che hanno portato alla soluzione del caso. cosa ha fatto la lega? blatera!

    3. Sarò controcorrente, ma io credo che ogni famiglia debba decidere in santa pace ciò che vuole… Quanti italiani hanno avuto lo stesso problema?????

    4. Venduta?…….meditiamo….Ciascuno deve essere libero di scegliere il proprio destino. Secondo me un bel decreto di espulsione per i familiari( maschi) servirebbe molto di più che qualsiasi mediazione per evitare che si verifichino episodi simili

    5. bresciano,non e’ che ne esca bene neanche lei,si paga per far rispettare la legge,bell’esempio.per ruttino,allora anche èper lei,potrebbe valere che il suo superiore decida di venderla èper tre cammelli,sarebbe contento?

    6. le donne non si comprano. in certi posti invece succede: ad arcore per esempio o in via orgettina. molti italiano votano ugualmente il sultano. farà parte della nostra cultura?

    7. Piccola precisazione: quelle ragazze,se si vendono, lo fanno perchè vogliono farlo. Non dimentichiamo il vecchio motto femminista "il corpo è mio e me lo gestisco io"….peccato che Jamila , giusto o sbagliato che sia, NON possa fare ciò che vuole…..

    8. x bresciano,a me risulta che a volte si comprino anche i trans,che poi ,misteriosamente muoiono ,quando il polverone si alza……………………………

    9. io difendo la dignità delle persone, uomini e donne, italiani e stranieri, tutti. chi frequenta minorenni commette un crimine ben più grande di quello di cui stiamo discutendo quì (che pure è grave). un premier che si circonda di puttane non ha rispetto per nessuna dignità. ma i suoi sostenitori gridano per le pagliuzze degli altri e non vedono la trave nel loro occhio.

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