Roncadelle: la nostra aria è migliore di quella della città

    0

    Il territorio di Roncadelle è attraversato da importanti vie di comunicazione, presenta un tessuto produttivo ricco e variegato, è posto nel hinterland della città, per questo l’Amministrazione Comunale è impegnata periodicamente in campagne di rilevazione della qualità dell’aria. A partire dal 25 novembre 2008 e fino allo scorso mese di ottobre, l’ARPA di Brescia ha effettuato un approfondito monitoraggio in vari punti del paese, con il quale sono state prese in considerazione diverse tipologie di inquinanti. Dopo il tempo necessario per l’elaborazione dei dati, l’ARPA li ha forniti al Comune all’interno di una dettagliata relazione.

    In generale, i dati raccolti parlano di una realtà, quella roncadellese, sostanzialmente paragonabile a quella cittadina: pertanto, quando si verificano dei superi degli inquinanti rispetto ai limiti di legge nelle centraline di Brescia, la stessa situazione si verifica anche nei comuni del hinterland. E questo è ciò che porta l’ARPA, da sempre, a considerare inutile la presenza sul territorio provinciale di un numero maggiore di centraline: quelle esistenti sono sufficienti per capire che aria tira dalle nostre parti.

     

    Realtà sostanzialmente paragonabile a quella di Brescia, si diceva, ma guardando i dati con attenzione si scopre che l’aria a Roncadelle è migliore di quella del capoluogo. Nel dettaglio, la concentrazione media di benzene nell’area (rilevata dal 25 novembre al 2 dicembre 2008) è risultata pari a 1,9 µg/mc (microgrammi per ogni metro cubo); nello stesso periodo la centralina automatica installata in via Ziziola a Brescia ha rilevato un livello superiore e pari a 2,6 µg/mc; il limite normativo indicato dal DM 60/2002 è pari a 5 µg/mc come media annua. Le polveri sottili PM10, monitorate presso le scuole di via Palmiro Togliatti dal 2 dicemrbe 2008 al 14 gennaio 2009, hanno presentato una concentrazione media di 48,5 µg/mc (contro i 57 della centralina del Broletto, i 65 del Villaggio Sereno, i 68 di Rezzato e i 44 di Sarezzo); “L’andamento del PM10 nella settimana tipo – si legge nella relazione dell’ARPA – risulta accomunare Villaggio Sereno e Roncadelle che evidenziano, in particolare, elevate concentrazioni nei giorni domenicali, giustificabili in prima battuta con la vicinanza delle due grosse vie di comunicazione, tangenziale ed autostrada”, che evidentemente hanno registrato un calo inferiore di traffico rispetto alla rete urbana.

    Dal 2 dicembre 2008 al 31 ottobre 2010 sono stati monitorati con un laboratorio mobile i medesimi inquinanti gassosi misurati dalle centraline fisse dell’ARPA; l’anidride solforosa non ha mai superato i limiti vigenti per la protezione della salute umana, fissati dal DM 60/2002 in 350 µg/mc come media oraria (da non superare più di 24 volte per anno civile) ed in 125 µg/mc come media giornaliera (da non superare più di 3 volte per anno civile); le massime concentrazioni misurate sono risultate pari a 64,2 ug/mc per la media oraria e ad 11,4 µg/mc per la media giornaliera, relativamente inferiori a quelle misurate al Villaggio Sereno ed in via Ziziola; nell’anno 2009 il biossido di azoto ha superato i 210 µg/mc (200 µg/mc + 10 µg/mc quale margine di tolleranza per l’anno 2009) per complessive 8 ore, a fronte dei 18 superi consentiti dalla norma, nel 2010 non è stato registrato alcun supero rispetto alla concentrazione limite vigente; il monossido di carbonio ha rispettato ovunque i limiti vigenti; la concentrazione massima, calcolata come media trascinata sulle 8 ore, è risultata pari a 2,9 mg/mc (milligrammi per ogni metro cubo), a fronte di un limite normativo pari a 10 mg/mc; la concentrazione media sulle 8 ore dell’ozono non ha mai superato il valore bersaglio per la protezione della salute umana, fissato dal D.Lgs n. 183/2004 in 120 µg/mc, con una tolleranza di 25 giorni per anno civile). Non sono mai state misurate concentrazioni medie orarie superiori alla soglia di allarme ai sensi del D.Lgs. n. 183/2004 (240 µg/mc) e nemmeno alla soglia d’informazione (180 µg/mc);

    Chiare le conclusioni della relazione dell’ARPA: “Il monitoraggio condotto in Roncadelle ha riscontrato un inquinamento dell’aria leggermente inferiore a quello registrato nella città di Brescia. Non sono emerse differenze sostanziali tra le postazioni di via Togliatti e di via Canossi”.

     

    “Quello che abbiamo fatto in questi ultimi due anni – affermano soddisfatti il sindaco Michele Orlando e l’assessore all’ecologia Paolo Lucca – è stato un grande lavoro, molto preciso e approfondito, per verificare la qualità dell’aria a Roncadelle. A dimostrazione dell’attenzione che abbiamo sempre dimostrato per l’ambiente in cui viviamo e dunque per la salute di tutti noi. Un ringraziamento particolare va rivolto all’ARPA e al dirigente dell’Unità Operativa Monitoraggi e Sistemi Ambientali Dott. Sergio Resola per la collaborazione data”.

    “Dopo aver analizzato i dati, è doveroso pensare al da farsi – concludono sindaco e assessore – e in proposito non ci sono grandi alternative: nessun comune può pensare da solo di risolvere il problema che, per quanto ci riguarda, è comune a tutta la Pianura Padana; fondamentale sarà la continua collaborazione tra l’ARPA e i comuni dell’area critica di Brescia per trovare assieme forme di collaborazione che consentano di migliorare sempre più la situazione”.

     

    (FONTE: COMUNE DI RONCADELLE)

    La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.

    1 COMMENT

    1. L’attenzione e la serietà con cui il Comune di Roncadelle affronta il tema ambientale dovrebbero essere di stimolo anche per l’amministrazione comunale di Brescia che, viceversa, ben poco si interessa del problema e continua ad operare nella direzione opposta come si può ben vedere dalla volontà di aumentare spropositatamente le volumetrie edilizie, dalle scelte che favoriscono l’uso del mezzo privato a scapito di quello pubblico, dall’aver permesso di parcheggiare fin dentro le mura venete anche ai non residenti nel centro storico, dalla decisione di voler costruire un parcheggio sotto il Castello a soli 50 mt da dove c’è già quello di Fossa Bagni sempre vuoto e purtroppo si potrebbe continuare…

    2. sicuramente a roncadelle sara’ come stare in cima all’adamello,ma smettiamola.perche non hanno messo le centraline nei pressi della auchan?o vicino alla statale?

    Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

    Per favore lascia il tuo commento
    Per favore inserisci qui il tuo nome