Se fu un errore incarcerarle e poi spedirle agli arresti domiciliari è giusto che siano rimborsate. Ma è sufficiente la cifra di 300mila euro per un anno di carcere e 10 mesi di domiciliari?
E’ quanto ha stabilito per due maestre del “caso Sorelli” (di 57 e 59 anni) il giudice Enzo Rosina, presidente della corte, assistito da Anna Maria Dalla Libera e Carlo Bianchetti, accogliendo solo in parte la richiesta di 500mila euro, il massimo che si può ottenere, avanzata dalla doppia coppia di legali delle due maestre ingiustamente detenute, Piergiorgio Vittorini e Paolo De Zan, Massimo Bonvicini ed Elena Frigo.
Accuse per un reato infamante, mancato reintegro nella struttura lavorativa, isolamento in carcere e conseguenze a livello psicologico per entrambe le accusate. Tanti motivi che fanno pensare a un risarcimento lieve, importante ma certo più simbolico che altro.
LA GIUSTIZIA E’ AMMINISTRATA IN NOME DEL POPOLO: QUINDI CHI PAGA?
CHI HA SBAGLIATO NO! QUINDI PAGA IL POPOLO. COME CHIAMARLA GIUSTIZIA?