I cittadini che lunedì pomeriggio hanno messo in scena la clamorosa protesta sul Pirellino di via Dalmazia non pensino di avere ottenuto qualcosa con il loro gesto. Lo dicono l’assessore alla Casa del comune di Brescia Massimo Bianchini e il presidente dell’Aler Ettore Isacchini, intervenuti ieri sulla vicenda di lunedì.
Il Comitato antisfratti di Brescia oltre all’attivazione di una moratoria e alla costituzione di un fondo di garanzia a tutela della famiglie sfrattate ha avanzato la richiesta di una modifica dei parametri di assegnazione degli alloggi Aler in merito ai 5 anni di residenza per poterne usufruire, e anche di poter utilizzare gli edifici inutilizzati del comune (torre Tintoretto, Ospedalino dei Bambini, ex caserme) per far fronte alla crisi-affitto dovuta alle cattive contingenze economiche in atto.
Il Comune per voce dell’assessore bolla come fantascienza le richieste del Comitato (la Tintoretto è ancora parzialmente occupata, gli altri edifici non sono residenziali); non meno drastica la risposta di Isacchini, il quale spiega che le graduatorie non sono competenza dell’Aler ma della Regione.
Per il Comitato, una doccia fredda.
a.c.