Sospese le ricerche del corpo

0

Dopo quasi 20 giorni di ricerche incessanti i sommozzatori gettano la spugna e abbandonano le immersioni: il corpo di Joselito Corti, inabissatosi nella acque del Sebino tra Clusane e Predore, è ancora trattenuto sul fondale del lago.
Era lo scorso 9 aprile quando un incidente meccanico ha fatto impazzire il motoscafo “Cigarette V30” scaraventando in acqua tre persone, Maurizio Napoleoni, 30 anni, Lino Foiadelli, 57 anni e lo stesso Corti. Mentre i primi due cadaveri sono stati recuperati dalle acque poco dopo la tragedia, quello di Corti ancora non si è trovato, nonostante lo sforzo encomiabile dei tanti sommozzatori volontari (di Iseo, Montisola e Desenzano), dei sub dei Carabinieri di Genova e dei Vigili del Fuoco di Brescia, Milano e Como. Nemmeno l’impiego di sofisticate tecnologie è servito a individuare il corpo di Joselito Corti, probabilmente incastrato tra qualche roccia o finito in quanche tunnel.
Il Lago d’Iseo è famoso per la pericolosità delle sue acque, per i mulinelli che si formano in profondità, per le correnti che trascinano lontano. Spesso in passato ha inghiottito corpi senza più restituirli, numerosi i casi di inabissamento mai risolti. La triste vicenda accaduta il 9 aprile sembra uno di questi.
a.c.

La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.

Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

Per favore lascia il tuo commento
Per favore inserisci qui il tuo nome