di Paolo Pagani* – Da vecchio utente di una nota compagnia di trasporto su gomma, continuo ad utilizzare i mezzi pubblici per i miei spostamenti. È sempre più un piccolo Calvario. Corse che saltano, ritardi sempre più frequenti, corse aggiuntive negli orari di punta eliminate, per cui in alcuni orari si viaggia come sardine. E poi anche le macchinette obliteratrici che funzionano una volta su dieci. La manutenzione costa. Cosa è successo? Due cose.
Che la regione Lombardia non fa il suo dovere di programmazione e pianificazione. In sostanza lascia il servizio alla mercé del “padrone del vapore”. E anche in questo caso la destra che governa la regione dà prova di una stupefacente capacità camaleontica. Nessuno se la prende con il leghista Fontana e i suoi accoliti. Con tutti tranne che con costoro.
E così il padrone del vapore ha peggiorato in modo “vergognoso” le condizioni di lavoro. Disdetti i contratti integrativi i lavoratori ci hanno rimesso centinaia di euro. Turni sempre più irrazionali. A dimostrazione che, come sempre, per fare i profitti si usa la sola leva della riduzione del costo del lavoro.
Infine una notazione quasi di folklore: gli autisti, in tanti, i nuovi assunti, non portano la divisa. Tratto distintivi degli autoferrotranvieri. Perché? Non per protesta, ma perché la ditta non la fornisce, sapendo che dopo un paio di mesi se ne possono andare. Risparmiano anche sulle briciole. Una cosa questa che dimostra plasticamente come non ci sia più un centro strategico del conflitto e ognuno si salvi da solo.
Anche in questo campo insomma questa destra così baldanzosa sta trasformando la Lombardia da locomotore d’Italia a Cenerentola d’Europa. Ma prima o dopo, in luogo dei borbottii alle fermate e sui pullman e la fuga dal lavoro, si alzerà il vento della protesta. Almeno lo spero.
Devo riconoscere che su questo e altro, a partire dalla sanità che sta correndo verso il disastro, l’ opposizione in Regione del PD è all’altezza della sfida. Una delle precondizioni perché si apra finalmente una stagione conflittuale che ponga fine al lungo, troppo lungo, governo regionale della destra.
* Pd/Articolo Uno Brescia (direzione regionale Pd)