▼ Fdi: cultura gender e diritti delle donne, il centrosinistra non ha una linea
“Mi domando come il candidato vicesindaco di centrosinistra possa sorvolare su temi tanto importanti da necessitare in modo assoluto di una visione comune rispetto alla difesa dei diritti delle donne e alla cultura gender. Un fervente cattolico, come Manzoni, non può prescindere da certi valori che anche il Papa ha recentemente richiamato in un discorso fatto al popolo ungherese, sottolineando come la cultura gender, nella quale invece crede fortemente la candidata sindaca Castelletti, elimini le differenze, anteponendo alla realtà della vita concetti riduttivi di libertà, come l’utero in affitto o la maternità surrogata”.
A dirlo, in una nota, è Nini Ferrari, candidato vicesindaco del centrodestra alle prossime amministrative (nella lista Fratelli d’Italia), che interviene con il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Diego Zarneri, in merito alle ultime dichiarazioni di Federico Manzoni rispetto alle differenti posizioni valoriali all’interno della coalizione di centrosinistra.
Nel comunicato Nini Ferrari e Diego Zarneri sottolineano che, “nonostante governare una città non richieda di legiferare su temi eticamente sensibili, questo non toglie che non si possa prescindere dai valori che rappresentano la base, non negoziabile né intermittente, di ogni comunità, sulla quale si costruiscono solide politiche di leale, trasparente e rispettosa convivenza. A maggior ragione se gli ideali devono essere poi tradotti in azioni concrete, come si comporterà, ad esempio, il centrosinistra difronte alla registrazione di atti di nascita di esseri umani generati da uteri in affitto, a cui il Comune può essere chiamato?”.
“Bisogna costruire una Brescia centrata sulla persona, con politiche attive per la natalità e la famiglia, in cui si custodiscono la crescita e la singolarità di ciascuno – ha dichiarato Diego Zarneri – e io, insieme a Nini, al partito e a tutto il centrodestra, abbiamo idee ben chiare e condivise in merito; condividiamo e promuoviamo gli stessi valori che guardano davvero ai diritti e ai bisogni delle donne, delle famiglie e dei giovani”. “Ritengo strumentale ideologicamente scorretto – ha aggiunto Nini Ferrari – comunicare che la difesa dei diritti delle donne si ottiene con la cultura gender che appoggia pratiche di utero in affitto o maternità surrogata. In realtà è proprio il contrario: il rispetto per la dignità di una donna e il valore indubbio della maternità devono indurre a contrastare pratiche che sviliscono il naturale sentimento di una madre, che non è cedendo ad altri la creatura che ha portato in grembo che dimostra di esercitare la sua libertà. Sarà solo un esempio di fragilità che una società fondata sui valori del rispetto della persona e della vita umana deve tutelare e prevenire”.
Sul tema famiglia, Fratelli d’Italia aggiunge: “Non scendiamo a compromessi per convenienza elettorale, come invece fa il Partito Democratico, scegliendo una candidata sindaco vicina alla cultura gender e indicando un vicesindaco cattolico contrario a tutto questo. Come potranno coniugare le loro visioni così contrastanti quando dovranno attuare politiche per la nostra città? Quale idea prevarrà? Interrogarsi è d’obbligo!”.