Valsabbina, pensionato si incatena davanti alla banca per protesta
“Le banche chiudono gli sportelli, i cervelloni della Valsabbina li aprono, rendendomi più povero”. Questo era scritto nel cartello che portava al collo – con tanto di catena – un pensionato di Odolo, che stamane ha messo in atto una singolare protesta davanti allo sportello di Banca Valsabbina di via XXV aprile, in città.
Secondo quanto riferito dal Gdb, l’uomo si è incatenato sul marciapiede protestando per i rapporti con la banca e pare, per la “difficoltà a ottenere la smobilitazione di un investimento”. Anche se sei il cartello pare fare riferimento alle operazioni con cui l’istituto di credito ha acquisito diversi sportelli nel Nord Italia (a partire da quelli di Hypo Alpe), un’operazione è stata contestata anche dall’agguerrito Comitato soci Valsabbina durante l’ultima assemblea, mentre i vertici ne hanno sempre ribadito la convenienza economica.
In seguito alla protesta, la Banca ha inviato una nota (che BsNews non ha ricevuto). Riportiamo la replica dell’istituto di credito come pubblicata dal Giornale di Brescia: “Banca Valsabbina conferma di aver attentamente esaminato la situazione e la documentazione dei rapporti tra le parti dal 1993 ad oggi. A seguito dellapprofondita indagine, non sono emerse irregolarità di alcun tipo. Le richieste ricevute sono pertanto infondate, e tendenti ad ottenere un ingiusto vantaggio economico”.
Il pensionato, sempre secondo il Gdb, è stato raggiunto da due agenti della Polizia Locale che gli hanno chiesto di allontanarsi, ma non ha desistito dalla protesta.