▼ A processo per atti osceni, 29enne si cala i pantaloni anche in tribunale
Episodio surreale in un’aula di tribunale della vicina Bergamo. Un uomo finito a processo per atti osceni in luogo pubblico, infatti, si è abbassato i pantaloni anche davanti al magistrato chiamato a giudicarlo.
Qualche giorno fa, il 29enne senegalese (senza fissa dimora) era finito nei guai per essersi calato i pantaloni in un parco pubblico, commettendo atti osceni davanti a mamme e bambini. Le proteste dei presenti non erano però bastate a fermarlo. Una donna aveva avvisato le forze dell’ordine, che l’avevano preso in consegna.
Lunedì (25 settembre) il giovane – in Italia dal 2016 – è finito in tribunale per il processo. Ma, alla presenza anche del suo avvocato, improvvisamente si è abbassato i pantaloni, simulando lo stesso gesto compiuto al parco. Dopo i richiami del magistrato, il giudice ha quindi decretato per lui una condanna a otto mesi (come richiesto da pm), commutati nell’espulsione dall’Italia per almeno cinque anni. Il timore, però, è che in attesa dell’accompagnamento coatto il giovane faccia perdere le proprie tracce.
Stando a quanto riferisce il Corriere Bergamo, il 29enne è incensurato, ma a suo carico ci sarebbero almeno una decina di denunce per episodi simili, avvenuti fra novembre del 2022 e maggio 2023. Dopo l’ultima denuncia era anche stato mandato a Roma in un centro in attesa di rispedirlo in patria, ma – vista l’assenza di documenti per identificarlo – era stato liberato.