Benessere e salute

CORONAVIRUS, Zanardi (Pd): serve un progetto per mettere al centro famiglie e bambini

“La fase 2 cosi non basta! Abbiamo bisogno più che mai di mettere al centro della ripartenza gli elementi più fragili della società, le Famiglie e bambini”. A dirlo, in una nota inviata ieri ai giornali, è il segretario provinciale del Pd Michele Zanardi.

“Dobbiamo – scrive Zanardi – lavorare ad un ‘Piano Infanzia’ ricco di misure concrete che rispondano ai nuovi bisogni che in queste settimane sono emersi ed emergeranno. In questa fase dobbiamo trovare un equilibrio strutturale che permetta al nostro paese di ripartire senza lasciare indietro nessuno”.

“Il distanziamento sociale – continua – ha sconvolto abitudini e portato cambiamenti nel nostro quotidiana. Un’esperienza traumatica, nella quale tutto siamo immersi e che continuerà per lungo tempo. Le bambine e i bambini hanno dovuto rinunciare alle passeggiate, alla scuola, alle attività sportive e ricreative. Hanno dovuto fare a meno di quel fondamentale momento di crescita individuale e sociale che è il gioco insieme ai loro coetanei. Un necessario ma grande sacrificio che si è abbattuto sulle loro vite, purtroppo acuendo anche le diseguaglianze; sappiamo che il 42 per cento dei minori vive in case troppo piccole; il 7 per cento è vittima di disagio abitativo; un bambino su tre non possiede un pc e quindi non ha possibilità di accedere alla didattica a distanza. Alcune azioni dal governo nazionale e dalla Regione Lombardia sono state messe in campo, ma non basta. Bene la proroga delle varie forme di sostegno economico, ma serve un vero e proprio progetto strutturale che metta al centro le generazioni future, i nostri figli, ripensando completamente i tempi di vita, costruendo una vera e propria alleanza tra famiglie, mondo educativo, sportivo, terzo settore ed enti locali. È necessario pensare a un nuovo modo di organizzare i servizi educativi, ludici, sportivi, in un’ottica di protocolli sanitari e gestionali flessibili, condivisi con i diversi attori coinvolti.

Protagonisti di questa ripartenza saranno sicuramente i comuni, che spenderanno le loro capacità ed energie migliori per progettare servizi, insieme al terzo settore, e che più di altri livelli hanno il “termometro” di quanto accade nelle loro comunità. Grazie alle risorse che speriamo vengano fornite a loro, insieme al mondo delle scuola, potranno ripensare e sperimentare per esempio l’outdoor education, laboratori a piccoli gruppi, l’assistenza educativa domiciliare per i minori con disabilità.

Oggi il governo e il Partito Democratico – conclude – hanno la responsabilità di tracciare la strada che condurrà il nostro paese fuori dalla crisi e verso un futuro diverso e solido. Un compito gravoso ma che svolgeremo con responsabilità e competenza”.

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