Cinque anni e due mesi di carcere, oltre alla revoca della patente. E’ questa la pena che il tribunale di Brescia, in primo grado, ha comminato a un camionista originario della provincia di Crema (ma residente nella Bergamasca).
Il 15 maggio del 2023, il 43enne era al volante del proprio mezzo pesante, quando aveva invaso la corsia opposta e travolto il furgone guidato dal 19enne Christian Poletto (dipendente della Tanghetti Salotti di Castegnato), che stava rincasando dal lavoro. Il giovane (residente al Villaggio Violino di Brescia) era morto sul colpo, mentre il camionista – il cui mezzo aveva poi preso fuoco – era stato ricoverato. Ma a suo carico era emersa una circostanza molto grave: il 43enne era alla guida ubriaco, con un tasso alcolemico triplo rispetto a quello consentito dalla legge (1,59 grammi per litro).
Per questo il camionista, uscito dall’ospedale, era stato arrestato. Il pm aveva chiesto per lui la condanna a nove anni di carcere. Il giudice di primo grado, nel processo con rito abbreviato, è stato più clemente. Ora l’uomo si trova ai domiciliari ed è stato anche ammesso a un percorso di giustizia riparativa (che non prevede comunque sconti di pena).
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