“Confartigianato, con i suoi circa 15mila iscritti, rappresenta il 58% delle imprese artigiane della nostra provincia”. A comunicare il dato aggiornato è stato ieri il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia (oltre che vice nazionale) Eugenio Massetti, durante l’assemblea annuale dell’organizzazione.
Nell’occasione, Confartigianato ha approvato il bilancio al 31 dicembre, che si è chiuso con un avanzo di 60mila euro a 1,7 milioni di euro (le spese vive ammontano a 723mila euro, a cui si sommano 483mila euro di stipendi e 647mila euro di costi per il personale) e partecipazioni per 8,3 milioni (la principale è Upa Servizi per 7,7). A seguire si sono tenute alcune surroghe e la nomina di Luciano Manelli a presidente onorario dell’organizzazione.
Quindi – di fronte a una platea che comprendeva il sindaco Laura Castelletti, l’assessore Andrea Poli e il presidente della Provincia Emanuele Moraschini – ha preso la parola Massetti, che ha sottolineato soprattutto la crescita e il ruolo di Confartigianato nel tutelare gli interessi delle aziende.
“Molte imprese del nostro territorio non sono iscritte ad alcuna organizzazione”, ha detto, “ma il mancato impegno è un errore e i nostri risultati ne sono la riprova. Ricordo che Confartigianato è oggi di gran lunga l’organizzazione imprenditoriale con il maggior numero di iscritti a livello nazionale e lo stesso vale per Brescia, dove da soli – stando ai dati ufficiali della Camera di Commercio – rappresentiamo ben più della metà delle imprese artigiane. Dati straordinari e in continua crescita. Noi non abbiamo trattori e le ruspe le teniamo al lavoro nei cantieri, ma gli associati ci chiedono di rappresentarli rispetto alla politica e alle istituzioni ed è quello che facciamo ogni giorno”.
Massetti, quindi, ha invocato una “politica moderata e moderna delle scelte” e sottolineato che “l’Europa deve stare unita e coesa, resistendo a chi cerca di dividerla e renderla debole”, ha chiesto che “quello con la Cina sia scambio, non invasione” e ha messo in evidenza le priorità per il futuro: i giovani e il lavoro femminile.