▼▼ Smerciate banconote false per 200.000 euro via Telegram: arrestate due persone a Brescia

Il denaro falso veniva smerciato tramite canali Telegram, le spedizioni avvenivano tramite Poste e i patamenti tramite criptovalute come Bitcoin e Monero.

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Soldi, foto simbolica da Pixnio (l'immagine non si riferisce direttamente all'articolo in questione)

Quattro persone sono state arrestate e portate in carcere dai Carabinieri, su ordine del Gip del Tribunale di Napoli, con l’accusa di aver gestito un traffico di banconote false. Due di queste due persone vivevano a Brescia, una a Napoli e una terza si trovava già nel carcere di Viterbo.

I quattro sono “gravemente indiziati, a vario titolo, per aver venduto valuta e monete in Euro contraffatte, commerciate anche all’estero, in concerto con chi ebbe a produrle”. Il denaro falso veniva smerciato tramite canali Telegram, le spedizioni avvenivano tramite Poste e i patamenti tramite criptovalute come Bitcoin e Monero.

Stando a quanto riferito, le indagini erano iniziate nel gennaio del 2022 su input del Servizio Centrale Investigativo Austriaco. Gli investigatori hanno monitorato ben 57mila passaggi su Telegram (e su altri tre canali di vendita) con 900 pagamenti per un controvalore di 200mila euro.

Contestualmente i militari hanno individuato diversi acquirenti e arrestato alcune persone a Napoli, nei punti del Vasto e Mercato Pendino, sequestrando contestualmente 100mila euro di banconote false, “la cui produzione è attribuita al noto ‘Napoli Group”.

IL COMUNICATO STAMPA IN FORMA INTEGRALE

Per delega del Procuratore della Repubblica, si comunica che, in data odierna, a conclusione di un’articolata attività d’indagine diretta dalla Procura della Repubblica di Napoli – Sezione Criminalità Economica – i Carabinieri della locale Sezione Operativa e della Sezione Criptovalute del Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria, supportati dai Comandi Provinciali di Napoli e Brescia, con il coordinamento internazionale di Europol e con l’ausilio del Servizio Centrale Investigativo Austriaco, hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Napoli nei confronti di quattro persone.

Gli indagati destinatari delle misure cautelari sono due persone residenti in provincia di Brescia, uno a Napoli, e uno già ristretto presso la casa circondariale di Viterbo, tutti gravemente indiziati, a vario titolo, per aver venduto valuta e monete in Euro contraffatte, commerciate anche all’estero, in concerto con chi ebbe a produrle, agendo tramite canali dedicati su Telegram e con la spedizione di plichi postali da diversi sportelli su tutto il territorio nazionale; i relativi pagamenti da parte dei clienti erano attuati in criptovalute quali Bitcoin e Monero, moneta digitale difficilmente tracciabile.

Il citato provvedimento scaturisce da una complessa e protratta attività investigativa, avviata nel mese di gennaio 2022, su input del Servizio Centrale Investigativo Austriaco, Agenzia che aveva identificato un flusso di valuta in Euro contraffatta dall’Italia verso l’Austria. Durante l’indagine, sono stati monitorati e analizzati oltre 57.000 messaggi su Telegram, che hanno permesso di deanonimizzare e identificare i gestori del marketplace coinvolto, denominato “Tanhus Market”, individuare altri 3 canali di vendita e di tracciare oltre 900 pagamenti in criptovalute per un controvalore di oltre 200.000,00 euro.

Le indagini hanno permesso di eseguire, in tempi diversi, arresti in flagranza di reato durante le operazioni di approvvigionamento di valuta falsa, avvenuti a Napoli presso i punti di distribuzione del Vasto e Mercato Pendino (centri già oggetto di precedenti attività d’indagine, dirette dalla Procura della Repubblica di Napoli. in data 27 febbraio 2023 e 8 aprile 2024), di sequestrare oltre 100.000,00 euro in monete e banconote false, indicizzate al Counterfeiting Monitoring System della Banca Centrale europea con classi di contraffazione – la cui produzione è attribuita al noto “Napoli Group” – ed infine di identificare numerosi acquirenti, clienti dei Marketplaces su Telegram.

L’operazione, che ha visto la partecipazione attiva di Europol e ha beneficiato delle informazioni fornite dal Servizio Centrale Investigativo Austriaco, ha dimostrato l’efficacia della collaborazione internazionale nel contrastare il crimine organizzato e proteggere l’integrità del sistema finanziario europeo anche in contesti estremamente sofisticati e professionali, quali quelli dei Cybercrimes.

I provvedimenti eseguiti sono misure cautelari personali, disposte nella fase delle indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, fatta comunque salva la presunzione di innocenza degli indagati, fino a sentenza di condanna irrevocabile

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